Mons. Arnolfo: «Eusebio ci invita a una fede concreta»

I passaggi salienti dell’omelia pronunciata dall’Arcivescovo in occasione della festa patronale

Mons. Arnolfo presiede la messa in duomo

«Quello che Eusebio chiede alla Chiesa di oggi è una fede concreta, non virtuale. Una fede capace di accogliere e di farci prossimi al fratello straniero che giunge tra noi, ma anche al vicino di casa che ha perso il lavoro». Questo uno dei passaggi centrali dell’omelia pronunciata da mons. Marco Arnolfo, arcivescovo di Vercelli, durante la messa solenne celebrata questa mattina in cattedrale in occasione della festività patronale di S. Eusebio. Davanti a un duomo gremito di fedeli e di sacerdoti mons. Arnolfo ha ribadito alcuni punti essenziali della sua linea pastorale: «L’esperienza del cenobio eusebiano ci insegna che è anzitutto fondamentale che noi sacerdoti viviamo in maniera piena il principio della misericordia, l’atteggiamento della comunione tra di noi. Papa Francesco lo ha capito bene e non a caso ha dedicato proprio alla misericordia il prossimo Giubileo».

Alla celebrazione in duomo hanno preso parte anche alcuni confratelli vescovi di mons. Arnolfo, a partire dall’arcivescovo emerito padre Enrico Masseroni, insieme a lui il vercellese mons. Gianni Ambrosio (vescovo di Piacenza-Bobbio), mons. Gabriele Mana (vescovo di Biella) e mons. Alceste Catella (vescovo di Casale Monferrato).