Si è spento a 75 anni don Guido Galfione
È morto alle 8 di questa mattina, all’Ospedale S. Andrea di Vercelli, don Guido Galfione, attualmente parroco di Postua, Flecchia, Pianceri. Nato a Pray Biellese il 25 gennaio 1940, si formò nei seminari di Moncrivello e Vercelli. Ordinato sacerdote il 28 giugno 1964, è stato successivamente viceparroco a Confienza, Santhià, cattedrale di Vercelli, Serravalle Sesia e Beata Vergine di Lourdes al Villaggio Concordia di Vercelli; poi parroco a Curino; attualmente era parroco di Postua, Flecchia e Pianceri. Anche se non se ne vantava, per il suo carattere umile e schivo, possedeva uno spiccato talento artistico e produceva con estrema naturalezza acquerelli, disegni, persino affreschi: è suo quello dipinto sulla facciata della chiesa vercellese di S. Maria Maddalena; l’immagine stampata su alcuni cartoncini di invito a ordinazioni diaconali o sacerdotali recano la sua firma e gli originali da cui sono tratti vengono tenuti affettuosamente sott’occhio, in cornice, appesi a una parete di casa. Guardarsi ogni tanto, fa bene al cuore, perché nelle sue opere don Galfione esprimeva profonda sensibilità e spiritualità, nutrite dalla Bibbia e celate sotto un ermetismo poetico tutto da scoprire, anche negli scritti e nei commenti al Vangelo (due cicli liturgici sono stati pubblicati nella rubrica settimanale del Corriere eusebiano). Pochi giorni prima del tracollo, a un paio di amici in visita all’ospedale, don Guido raccontava della sua infanzia, di suo padre imprigionato dai fascisti, del quale poi non seppero più nulla, del coraggio di sua madre, di una vita semplice ed eroica, vissuta nella fede, negli affetti familiari, nell’amicizia con i compaesani. Raccontava intingendo nei ricordi il pennello delle memoria e restituendo emozioni coinvolgenti. Ora non gli servono più tavolozza e colori perché vive nella luce di Dio, tutta da contemplare.
Martedì e mercoledì sera alle 20 si prega con il rosario nel santuario di Postua dedicato alla Madonna Addolorata e giovedì mattina, alle 10, l’Arcivescovo presiederà i funerali nella chiesa parrocchiale del paese. La salma sarà tumulata nella cappella dei sacerdoti all’interno del cimitero.