Una messa di S. Andrea per ricordare il 200º anniversario del ritrovamento della tomba del card. Guala Bicchieri
L’importanza della figura del cardinale Giacomo Guala Bicchieri nella storia di Vercelli è da tutti riconosciuta ed è legata alle sue abilità diplomatiche a servizio della Chiesa universale e al suo legame con la città d’origine sancito dal ruolo che il cardinale ebbe nell’edificazione della basilica di S. Andrea. Ed è proprio in S. Andrea che domani, mercoledì 24 agosto, alle 18,30 verrà celebrata una messa che intende ricordare il 200esimo anniversario del ritrovamento della tomba di Guala Bicchieri e del celeberrimo Scrinium Cardinalis appartenuto all’alto prelato. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Comune di Vercelli e Basilica di S. Andrea.
Il 24 agosto 1822 la città di Vercelli scopriva la presenza delle spoglie mortali di Guala Bicchieri nella basilica di Sant’Andrea. Il ritrovamento avvenne in modo casuale: durante i lavori di restauro della chiesa in corso in quel periodo, l’architetto Arborio Mella e le sue maestranze si accorsero che la parete di sinistra del presbiterio forse presentava una cavità nascosta. Decisero di controllare e fu così che, praticata un’apertura nel muro, trovarono un cofano ligneo decorato con borchie e medaglioni d’oro. Quest’ultimi recavano decorazioni in smalto champlevé di manifattura limosina, cioè lavori preziosi realizzati a Limoges. Il cofano appariva antichissimo e fortemente danneggiato dai secoli, ma gli smalti erano ancora stupendi e i medaglioni avevano tutto l’aspetto di vere opere d’arte. Gli esperti avrebbero dichiarato che quel cofano aveva un valore inestimabile e risaliva al XIII secolo. Al suo interno fu rinvenuta una pergamena su cui era scritto che il cofano conteneva le spoglie mortali di Guala Bicchieri, colui che nel 1219 aveva fondato la basilica.