Auto date alle fiamme: fermato e denunciato un ragazzo di 20 anni

L’ultimo “colpo” l’incendio di una Renault Kangoo in via Benadir. In corso ulteriori accertamenti per capire se la stessa mano fosse dietro anche agli altri episodi

E’ stato il “lavoro di squadra” che ha consentito di porre probabilmente fine alle scorribande del piromane delle automobili a Vercelli: con il coordinamento del Prefetto Maria Rosa Trio, la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri negli ultimi giorni hanno intensificato i  servizi di controllo del territorio  con la collaborazione della Polizia Locale, della Guardia di Finanza e dei Vigili del fuoco. Insomma, come è stato spiegato nel corso di una conferenza stampa  questa mattina in Questura,  «una strategia condivisa, volta ad una rapida risoluzione del problema».

Nella notte tra venerdì e sabato – ha spiegato il questore Rosanna Lavezzaro – una pattuglia della Squadra Mobile, notava transitare un giovane con cappellino di colore grigio, pantaloni neri e giubbotto bicolore nero e grigio, alto circa un metro e 80 a bordo di una bicicletta bianca con un cestello nella parte anteriore e una cassetta da frutta in quella posteriore, che procedeva guardandosi intorno con fare sospetto. Il soggetto in questione, veniva riconosciuto inequivocabilmente dal personale della Squadra Mobile per B. V., poiché già fermato nel anno 2014 durante un’operazione antidroga condotta dalla Polizia di Stato e perché tra i soggetti al centro dell’attenzione in quanto sospettato di essere collegato agli incendi di auto. I poliziotti davano così avvio a un pedinamento discreto che si interrompeva poco dopo in quanto il giovane cominciava a guardarsi indietro nervosamente e a imboccare strade a senso unico, dileguandosi nelle vie limitrofe. Immediatamente veniva fornita la descrizione del soggetto alle altre pattuglie sul territorio al fine di rintracciarlo e monitorarlo adeguatamente. Alle 3,45 di sabato la sala operativa dell’Arma dei Carabinieri e della Questura ricevevano notizia dai Vigili del Fuoco di una macchina data alle fiamme in via Benadir al numero 85; immediatamente tutti gli equipaggi convergevano sul posto e nel contempo, una pattuglia della Squadra Volante, dirigendosi sul luogo dell’incendio, alle 3,49, notava in viale Rimembranza, angolo Via Benadir, a circa 100 metri dall’auto in fiamme, B.V. che cercava di allontanarsi frettolosamente. Prontamente fermato, date le circostanze di tempo e di luogo, al giovane veniva chiesto il motivo della sua presenza in quel viale senza che lo stesso riuscisse a fornire valide spiegazioni. Pertanto, ipotizzando che potesse essere il responsabile dell’incendio, veniva sottoposto a un sommario controllo sul posto, che consentiva di rinvenire nella tasca sinistra del suo giubbotto, un accendino marca  che al tatto risultava ancora incandescente, anche se lo stesso B.V. non stava fumando sigarette e nemmeno avesse un pacchetto delle sigarette in tasca. Giova precisare che al momento del controllo, senza che gli operatori gli avessero contestato nulla e senza raccontargli quanto fosse accaduto poco prima in via Benadir, l’uomo diceva testualmente: «Non sono stato io». Nel frattempo il personale dei vigili del fuoco giungeva sul posto dell’incendio e provvedeva a domarlo, riferendo agli operanti che probabilmente la combustione era di origine dolosa, provocata dall’accensione di alcuni fogli di carta inseriti dal piromane in un finestrino lasciato inavvertitamente socchiuso dal proprietario, oppure incendiando direttamente alcuni fogli posti nell’aletta parasole o sul poggiatesta del mezzo. B. V., vercellese, 20 anni, veniva condotto presso gli uffici della Questura per essere sottoposto a una perquisizione personale e domiciliare, che davano tuttavia esito negativo. Si rappresenta infine che l’automezzo Renault Kangoo di colore grigio, oggetto dell’incendio odierno, di proprietà  di un vercellese di 59 anni, ha subito pesanti danni nella parte interna. Alla luce di quanto accertato si è proceduto a deferire B.V. alla Procura della Repubblica di Vercelli, per la violazione dell’art. 424 del codice penale. Sono in corso approfondimenti investigativi per verificare il coinvolgimento del soggetto negli altri episodi incendiari avvenuti in precedenza, tra il 23 agosto ed il 14 settembre.