Mattarella: «L’Italia intera deve essere grata a Vercelli»
«Sono lieto di portare il mio omaggio a Vercelli e a questo territorio per quello che hanno dato all’Italia a partire dall’epoca risorgimentale». E’ stata questa, forse, la frase più gradita ai tanti che, sabato mattina 24 settembre, gremivano il Teatro Civico e le vie adiacenti in occasione della visita del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Una sorta di tributo che il Capo dello Stato ha voluto dedicare alla storia gloriosa del Vercellese, ma anche una risposta all’affetto che la gente gli ha dimostrato accalcandosi tra via Duomo, piazza Cavour, via Verdi per stringergli la mano, salutarlo e scattare fotografie al suo passaggio. La giornata vercellese di Mattarella è iniziata verso le 10 con la visita privata nella sede dell’Ovest Sesia a Palazzo Pasta, poi il trasferimento in piazza Cavour per l’omaggio floreale al monumento del Conte Camillo Benso e, infine, a piedi verso il Teatro Civico dove si è tenuta la cerimonia ufficiale di commemorazione dei 150 anni di costruzione del Canale Cavour. Il protocollo del Quirinale ha previsto l’accoglienza al Civico sulle note dell’inno di Mameli cantato dai giovani studenti vercellesi e poi, dopo un paio di video riassuntivi della storia del Canale, gli interventi degli oratori: il sindaco di Vercelli Maura Forte, il governatore della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, il presidente dell’Ovest Sesia Ottavio Mezza e il direttore delle coutenze del Canale Cavour Roberto Isola. Poi l’interessante contributo di Piero Angela, noto conduttore televisivo originario di S. Germano Vercellese che, con la consueta abilità, ha tratteggiato l’epopea di questa parte di terra piemontese nell’800: «Una specie di Far West italiano in cui la “frontiera” è stata la conquista e la coltivazione della terra anche grazie a una rete di canali eccezionale, una rete attraversata dal Canale Cavour costruito in un’Italia appena diventa unita». Ultimo a parlare prima del Presidente, il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina.
Anche Mattarella, nel suo intervento, non ha mancato di riprendere l’alto valore storico dell’opera idraulica che oggi compie 150 anni, ma ancorandolo alla voglia di futuro: «L’orgoglio di quegli anni deve tradursi in rinnovato impegno che parta, magari, anche dal recupero di luoghi come la tenuta di Leri così cara a Cavour. Che il coraggio dei nostri avi ci possa dare fiducia e forza per il nostro futuro».
Al termine della cerimonia al Civico il corteo presidenziale si è mosso a piedi raggiungendo la basilica di S. Andrea per una visita strettamente privata al monumento simbolo di Vercelli. Infine il pranzo in un noto locale cittadino e la partenza alla volta di Casale.