Ancora incertezza per la panchina del Leone
Ancora incertezza per la panchina del Leone. Dovrebbe essere questione di giorni la definizione del prossimo mister della Pro e sfogliando la margherita il rischio è che tra un petalo e l’altro diventi camomilla, sopendo gli entusiasmi residui degli Innamorati già provati dal Grande Caldo. È di certo solo una falsa impressione perché sono convinto che la Società stia lavorando alacremente per allestire una compagine da primi posti in grado di far molto bene nel prossimo campionato di serie C. Nel pezzo precedente di circa una settimana fa, avevo posto molti dubbi sull’ipotesi Cristiano Scazzola e la chimera Francesco Modesto aveva contorni così sfumati che oggi non si sono definiti ma sono immersi nella nebbia della Pianura assolata ed afosa. Insomma, escludo anche il giovane emergente Matteo Andreoletti che dovrebbe essere ormai della Pro Sesto e ribadisco che non siamo né a Madrid né in Inghilterra dove piuttosto frequentemente ed in Premier League le Rose sono mosaicate dagli allenatori che sono anche manager, mentre in Italia i direttori sportivi sono al contempo ingegneri ed architetti del progetto e a Vercelli la Rosa dei papabili al bianco e laico soglio del Leone si restringe. Alcuni Innamorati hanno sognato di un clamoroso ritorno di Maurizio Braghin, riporto i sogni e non confermo la fattibilità dell’impresa. Altri, nella logica della linea verde, pensano ad una promozione di Massimo Gardano dalla Primavera alla Prima squadra.
https://www.transfermarkt.it/massimo-gardano/profil/trainer/42603
E sempre tenendo conto che nessuno mi ha riferito che mister Scienza ha rescisso, chissà se è ancora in essere il biennale. Mentre l’umile scrive è il venti di giugno, considerate queste parole come i sogni di una notte d’inizio estate, stagione che porterà sicuramente il rifacimento del manto verde sintetico del Robbiano Piola, gli entusiasmi del calciomercato di agosto e le speranze di un Leone vincente, gagliardo e vincente, in uno stadio di nuovo ricolmo di Innamorati festanti, trombettine e bandieroni, suvvia un po’ di allegria rigenerante nella macaja del mare a quadretti, resteremo affezionati, affezionati e festanti sarebbe ancor meglio.
Paolo d’Abramo