Covid Piemonte: situazione stazionaria. In provincia di Vercelli solo 7 casi medi giornalieri

La curva dei contagi nella nostra regione continua a presentare un andamento stazionario con tendenza al calo rispetto al periodo precedente, confermando la progressione positiva in atto da metà gennaio. Se si considera che questa traiettoria si è consolidata durante i mesi più freddi dell’anno, normalmente più favorevoli alla diffusione di virus, questo lascia ben sperare circa la definitiva messa in sicurezza della popolazione rispetto al Covid-19.

L’occupazione dei posti letto ordinari si attesta al 2,7%, quella dei posti letto in terapia intensiva è all’1,1%, mentre la positività dei tamponi è scende al 2%: dati che anche questa settimana sono migliori rispetto a quelli nazionali.

Vaccinazioni

Prosegue in ogni caso la campagna vaccinale che rimane su buoni livelli soprattutto per quarte e quinte dosi: tra venerdì 24 febbraio e giovedì 2 marzo sono state vaccinate 5.575 persone: 67 hanno ricevuto la prima dose, 56 la seconda, 149 la terza, 3.168 la quarta, 2.135 la quinta. Dall’inizio della campagna vaccinale sono state somministrate in Piemonte 10.866.966 dosi, di cui 3.345.703 come seconde, 2.964.568 come terze, 800.301 come quarte, 149.318 come quinte.

Contagi nelle province

In Piemonte nel periodo da venerdì 24 febbraio a giovedì 2 marzo i casi medi giornalieri dei contagi sono stati 160. Suddivisi per province: Alessandria 22, Asti 10, Biella 7, Cuneo 14, Novara 22, Vercelli 7, VCO 8, Torino città 26, Torino area metropolitana 41. In totale, su base regionale, i casi degli ultimi 7 giorni sono stati 1.117 (-186). Questa la suddivisione per province: Alessandria 151 (-79), Asti 71 (+4), Biella 46 (+4), Cuneo 100 (-28), Novara 151 (invariati), Vercelli 51 (-33), VCO 54 (+29), Torino città 179 (-45), Torino area metropolitana 286 (-25).

Incidenza del contagio negli adulti

Nella settimana dal 24 febbraio al 2 marzo l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è stata 26.3 in ulteriore calo rispetto alle rilevazioni dei sette giorni precedenti. Il calo è “spalmato” in maniera uniforme in quasi tutte la fasce d’età adulte: nella fascia 19-24 anni l’incidenza è 14.3 (-5.3%). Nella fascia 25-44 anni è 24.1 (-10,1 %). Tra i 45 ed i 59 anni si attesta a 29.2 (-11,10%). Nella fascia 60-69 anni è 29.7 (-7,2%). Tra i 70-79 anni è 35 (-17,1%). Nella fascia over80 l’incidenza risulta 47.2 (-2,9%). In età scolastica, nel periodo dal 24 febbraio al 2 marzo, l’incidenza rispetto ai sette giorni è in calo nella fascia di età 11-13 anni, mentre presenta andamenti crescenti (ma numericamente ridotti) nelle altre fsace. Nel dettaglio: nella fascia di età 0-2 anni l’incidenza è 10.9 ( invariata), nella fascia 3-5 anni è 4.3 (+33,7%), nella fascia tra i 6 ed 10 anni è 6.8 (+51%), nella fascia 11-13 anni è 2.6 (-75%), nella fascia tra i 14 ed i 18 anni l’incidenza è 13 (+4,8%).