Crescentino: manette per due pregiudicati accusati di sequestro di persona

Gli arrestati avrebbero trattenuto un uomo e la sua convivente per ottenere la restituzione di materiale a loro sottratto

La scorsa settimana, in Crescentino, frazione Monte, i militari della locale Stazione Carabinieri arrestavano F.F., 37enne, residente in Moncalieri (TO), gravato da pregiudizi penali per reati contro il patrimonio, la persona ed in materia di armi e J.D., 26enne, residente in Rondissone (TO), gravato da pregiudizi penali per reati contro il patrimonio, perché responsabili, in concorso tra loro, di sequestro di persona a scopo di estorsione e porto di oggetti atti ad offendere.

Nella notte del 24 giugno, in Crescentino, a seguito di segnalazione pervenuta al N.U.E 112, i militari operanti procedevano al controllo di un furgone Suzuki Carry, con a bordo i predetti e M.M., 38enne, residente in Crescentino e gravato da pregiudizi penali per reati contro il patrimonio e la fede pubblica, il quale riusciva a richiamare l’attenzione dei militari, segnalando loro: di essere vittima di un sequestro di persona perpetrato dai due passeggeri del furgone e di essere stato malmenato e minacciato con un coltello, poi rinvenuto poco lontano dal furgone e contestualmente sequestrato; che, contemporaneamente, la sua convivente F.P., 30enne, era trattenuta sotto la minaccia di un’arma dai familiari di F.F. all’interno di un magazzino ubicato in Moncalieri.

I militari della Compagnia Carabinieri di Moncalieri, immediatamente attivati dai colleghi di Crescentino, alle successive ore 03:00 irrompevano nel citato magazzino ove effettivamente constatavano la presenza della 30enne F.P. che era stata ivi trattenuta forzatamente da S.F., 62enne, gravato da pregiudizi penali, nonché dai figli del predetto, E.F., 33enne e dalla 26enne E.F..

La successiva perquisizione del magazzino consentiva di rinvenire e sequestrare un fucile con matricola abrasa, un fucile ad aria compressa, un fucile Winchester, un fucile calibro 12 ad avancarica, una pistola, due pistole giocattolo ed uno sfollagente, illecitamente detenuti. Pertanto, S.F. e E.F. venivano arrestati per concorso in sequestro di persona a scopo di estorsione e detenzione illegale di armi, mentre la 26enne E.F. veniva deferita in stato di libertà per concorso in sequestro di persona a scopo di estorsione.

Gli approfondimenti investigativi consentivano di appurare che gli arrestati avevano sequestrato le vittime in quanto M.M., muratore dipendente di S.F., non avendo percepito per alcune mensilità la retribuzione dal proprio datore di lavoro, aveva sottratto dall’azienda, in più circostanze, delle attrezzature da lavoro, occultandole presso la propria abitazione di Crescentino, al fine di rivenderle e che S.F., dopo aver scoperto i furti, pretendeva di riottenere quella stessa sera tutta la refurtiva.