«Il 30 novembre contiamo di uscire dalla zona rossa»
Il governatore del Piemonte, Alberto Cirio: «Va bene tornare alla normalità, ma se si trascorre il Natale come il Ferragosto, allora non abbiamo capito niente. Meglio aperture graduali»
Ad annunciarlo quest’oggi, giovedì 19 novembre, è il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, intervenendo durante la trasmissione The Breakfast Club su Radio Capital.
«Tornare zona arancione non è una scelta, è un automatismo. Noi abbiamo i numeri per essere in zona arancione. Dobbiamo tenere questi numeri per almeno 14 giorni, fino al 30 novembre. Ora l’Rt è notevolmente sceso, siamo di poco sopra l’1 – ha spiegato il governatore – Va bene tornare alla normalità, ma se si trascorre il Natale come il Ferragosto allora non abbiamo capito niente. Riaprire e poi richiudere le attività a me fa paura. Lo “stop and go”, fermarsi e poi ripartire, fa male: i rischi per l’economia potrebbero essere fatali. Meglio aperture graduali».
«In futuro, se i parametri di diffusione del contagio Covid lo consentiranno, le scuole oggi chiuse in Piemonte potrebbero riaprire seguendo l’impostazione degli orari scaglionati – ha osservato quest’oggi Cirio – A scuola la didattica a distanza, sia pur dolorosa, ha dato risultati importanti per contenere la diffusione del contagio. Quello che è certo è che non possiamo fare come prima e lo scaglionamento degli orari può essere una soluzione».
57.609 PAZIENTI GUARITI
Oggi, giovedì 19 novembre, l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti guariti sono complessivamente 57.609 (+3.098 rispetto a ieri)così suddivisi su base provinciale: Alessandria 5225, Asti 2854, Biella 1818 Cuneo 6699 Novara 4008, Torino 32.432, Vercelli 2213, Verbano-Cusio-Ossola 1742, extraregione 311, oltre a 307 in fase di definizione.
I DECESSI SONO 5331
Sono 78 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 10 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora 5331 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 835 Alessandria, 317 Asti, 263 Biella, 576 Cuneo, 505 Novara, 2348 Torino, 274 Vercelli, 162 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 51 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
LA SITUAZIONE DEI CONTAGI
I casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte sono 140.177 (+5.349 rispetto a ieri, di cui 1629, il 30% sono asintomatici).
I casi sono così ripartiti: 1177 screening, 2168 contatti di caso, 2004 con indagine in corso; per ambito: 416 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 256 scolastico, 4677 popolazione generale.
La suddivisione complessiva su base provinciale diventa: 12.235 Alessandria, 6.425 Asti, 4.879 Biella, 18.107 Cuneo, 10.434 Novara, 76.237 Torino, 5.306 Vercelli, 4.336 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 831 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.369 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 390 (+2 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 5.147 (-61 rispetto a ieri, saldo comprensivo dei posti nelle strutture pubbliche e private).
Le persone in isolamento domiciliare sono 71.700. I tamponi diagnostici finora processati sono 1.364.685 (+41.876 rispetto a ieri), di cui 725.251 risultati negativi.
N.B. = Il numero odierno di tamponi effettuati in Piemonte risulta sensibilmente superiore alla media giornaliera, perché include il caricamento di una quota di dati relativa agli screening effettuati nei giorni scorsi all’interno delle RSA.