In Piemonte 1.100.00 dosi di vaccino antinfluenzale, il cui 1.5% alle farmacie
La quota principale rimarrà nella disponibilità del sistema sanitario pubblico per dare copertura alle fasce di popolazione a rischio
Le farmacie avranno una quota di vaccino antinfluenzale nella misura dell’1,5% del quantitativo spettante al Piemonte, mentre il resto rimarrà nella disponibilità del sistema sanitario pubblico per dare copertura alle fasce della popolazione a rischio.
La conferma è arrivata da un’informativa che l’assessore alla Sanità ha svolto durante la recente seduta del Consiglio regionale.
Precisando che l’1,5% è una quota minima che potrebbe anche salire, l’assessore ha rilevato che, a causa della pandemia da Covid-19, quest’anno si registra a livello mondiale un incremento nel numero di persone che vogliono vaccinarsi e una conseguente scarsità di vaccino a causa dei limiti oggettivi della capacità produttiva. Ma il Piemonte, che nel 2019 ha avuto 720.000 dosi, quest’anno ne ha acquistate tramite gara 1.100.000. Il settore pubblico è privilegiato perché deve vaccinare per legge le categorie a rischio.
L’assessore ha quindi specificato che tutte le Regioni avevano chiesto al Ministero della Salute di indire una gara nazionale, in modo da evitare di metterle in concorrenza, ma ciò non è stato possibile e in sede di Conferenza delle Regioni si è quindi raggiunta l’intesa per la cessione di una quota alle farmacie. Inoltre, è stato chiesto al Governo e all’Aifa un impegno specifico a garantire che le dosi siano effettivamente consegnate dalle case farmaceutiche e a sbloccare alcuni lotti fermi in giro per il mondo per alcuni milioni di dosi a garanzia del libero mercato.
Infine, l’assessore ha annunciato che la Conferenza delle Regioni sta lavorando con il Ministero e le case farmaceutiche per capire quando sarà possibile partire con la consegna dei vaccini e che fa parte dell’accordo garantire la fornitura in tempi rapidi.