Iniziata la videoconferenza per decidere il nuovo Dpcm

Il sottosegretario al Ministero del lavoro, Francesca Puglisi: «Le misure saranno nazionali, come per esempio il coprifuoco alle 21 per tutto il territorio».

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte (foto: www.governo.it)

A metà mattina di oggi, lunedì 2 novembre, è incominciata la videconferenza tra il Governo e i rappresentanti delle Regioni, delle Province (Upi) e dei Comuni (Anci) per concordare insieme le ulteriori limitazioni che dovranno essere contenute nel nuovo Dpcm anti-Covid, in pubblicazione stasera o al più tardi nella giornata di domani.

Tra le misure principali sembrerebbe emergere il coprifuoco alle 21 per tutte le Regioni italiane.

«Gli interventi saranno uniformi, poi, come scritto nel precedente Dpcm, nella propria autonomia, ciascun Ente può prevedere anche restrizioni ulteriori – ha anticipato il sottosegretario al Ministero del lavoro, Francesca Puglisi, intervenendo alla trasmissione televisiva “Start” in onda su SkyTg24 – Le restrizioni saranno nazionali, poi magari c’è anche la volontà di fare una distinzione tra quelle Regioni che hanno già superato l’RT 2 da quelle che hanno indici più bassi. Ma le misure saranno nazionali, come per esempio il coprifuoco alle 21 per tutto il territorio nazionale».

«Abbiamo una situazione che è diversa da quella di marzo, quando il Governo faceva vedere una cartina dell’Italia divisa in zone arancioni, gialle, verdi , rosse. Avevamo misure diverse per province contigue. Noi stiamo dicendo al Governo che fare lo stesso errore di marzo è sbagliato, ormai abbiamo 11 Regioni che hanno l’RT sopra 1,5, vuol dire che hanno un rischio alto», ha dichiarato il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, durante un collegamento sempre con SkyTg24.

«Per questo noi chiediamo, con spirito collaborativo e rispetto istituzionale, che ci sia un rapporto collaborativo e ci si renda conto che quella diversificazione fatta a marzo era sbagliata e che il Covid è un problema nazionale e servono misure nazionali», ha sottolineato il presidente Cirio, aggiungendo altresì che «non è possibile intervenire a pezzi, bisogna intervenire tutti insieme, con un modulo che preveda le responsabilità di Regioni e Governo, che sia completo e che dia una prospettiva».

A confermare la serietà dell’attuale situazione santiaria è il virologo Fabrizio Pregliasco dell’Università degli Studi di Milano, nonché direttore dell’Irccs “Galeazzi”, che durante “Agorà” su RaiTre ha affermato: «Questo è un virus pervasivo. In questo momento c’è una diffusione molto ampia e peggiore della prima volta. La probabilità di rischio c’è. Questa patlogia ci terrà “compagnia” a lungo e sarà importante abbassare la quota di casi per riuscire a recuperare il contact tracing”.

Intanto, sempre oggi, lunedì 2 novembre, il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sarà in Parlamento (alle ore 12 alla Camera e alle 17 al Senato) per delle comunicazioni sulla situazione epidemiologica e sulle eventuali ulteriori misure per fronteggiare l’emergenza da Covid-19.