La nuova Pro fatica a carburare ma…
La nuova Pro fatica a carburare ma… il reale rischio, dopo la sconfitta- contro la Juve Primavera in amichevole per due reti ad una al Robbiano Piola – è di esprimere giudizi cerchiobottisti, ovvero sì, al momento la squadra di Beppe Scienza non riesce a vincere, non convince e contro le giovanili non impone la qualità di gioco e calciatori di categoria superiore però è ancora troppo presto. Ci sono attenuanti generiche, l’allenatore nuovo, la Rosa incompleta, la doverosa attenzione alle spese compreso il rifacimento del fondo erboso sintetico del Robbiano Piola con il conseguente accesso al Credito Sportivo, gli abbonamenti impossibili, un calciomercato difficile e nel quale non puoi sbagliare i colpi che fai, saranno pochi e dovranno essere ben assestati. Buona parte delle preoccupazioni parte dall’assunto del programma biennale verso il ritorno in B, dichiarato l’anno scorso. Certo, iniziare con questi risultati amichevoli la Stagione non aiuta l’entusiasmo eppure sarei dell’idea di pazientare ancora una decina di giorni circa, magari fino all’esordio in coppa Italia contro la Pergolettese. Beninteso, anch’io ho qualche dubbio – che per certo sarà svelato – e un paio di incertezze, in ordine sparso l’impiego costante di Tintori in porta, le possibili partenze di Awua e Rolando, la giustificazione di una difesa perfettibile causa assenza di Masi. Mancano nella Pro di oggi, e sempre in ordine sparso oltre che per umile punto di vista, la visione di una gara con Gasparini dal primo minuto, un centrale difensivo, uno o due centrocampisti ( il secondo è funzione della partenza di Awua), uno o due esterni ( anche in questo caso molto dipenderà dalla partenza di Rolando), Iotti da solo non basta se come detto in precedenza si vuole puntare alla serie B. Davanti voglio dare fiducia a Bunino e dubito che arriverà un’altra punta ma anche se non si vuole finire 1, 2 o 3 ma 4 o 5, servono due- tre calciatori sani, di categoria, personalità e funzionali al gioco del mister. A quel punto tutta la responsabilità dei risultati in Coppa Italia ed in campionato sarà dell’allenatore e resto ancora fiducioso, concedetemelo almeno fino al primo turno di Coppa Italia, fino alla seconda di campionato. E se sono in diversi a dire e scrivere che è meglio per la Pro essere vivi e solidi economicamente piuttosto che scomparsi dopo qualche azzardo economico, risponderei che programmando con cura e competenza come sono certo stia avvenendo, è possibile provare a sognare con i piedi per terra ed una formazione capace di concedere il privilegio di entusiasmarsi per un sogno, il sogno del ritorno in serie B il prima possibile, devono parlare i fatti. D’altra parte i campi della provincia li abbiamo già provati in passato, sappiamo come e cosa sono, mai ci vorremmo tornare anche se lo faremmo di nuovo, senza vergogna alcuna. Non ci auguriamo spese sopra le righe ma scelte oculate e, il prima possibile, qualche risultato positivo.
Paolo d’Abramo