Lombardia, Piemonte e Calabria probabili “zone rosse”

Entro oggi, mercoledì 4 novembre, dovrebbe essere pubblicato il Dpcm con le nuove limitazioni divise per fasce di rischio contagio Covid-19

Il Viceministro della salute, Pierpaolo Sileri (foto: https://www.facebook.com/piersileri/photos/798229880720257)

«Lombardia, Piemonte e Calabria zone rosse? Non è verosimile che regioni con questi dati possano cambiare la loro situazione in pochi giorni e retrocedere a numeri diversi. E’ chiaro che sono le regioni che soffrono di più. Zone rosse o arancioni sono definizioni comunque modulabili nel corso delle prossime settimane».

In attesa che venga ufficialmente pubblicato il testo del nuovo Dpcm con le limitazioni divise per fasce di rischio contagio Covid-19 (quindi con differenti scenari di lockdown), a fornire un quadro generale del provvedimento è stato il Viceministro della salute, Pierpaolo Sileri, in un’intervista rilasciata nella trasmissione “The breakfast club” in onda sulle frequenze di Radio Capital.

«Tutto questo disorienta i cittadini? No, il contrario perché lascia maggiori libertà ai cittadini di un’area considerata non ad alto rischio. L’alternativa sarebbe una regola omogenea che non tiene conto delle differenze dei vari territori – ha dichiarato Sileri – Insieme all’RT, sono 21 i parametri con cui verranno definite le varie zone. Si analizza un trend, non sarà qualcosa di inatteso. Bonaccini voleva misure nazionali uguali per tutti? Il Dpcm ha già una base di norme nazionali, le altre però devono essere cucite sui numeri locali».

Secondo alcune indiscrezioni di stampa, le tre fasce di rischio (verde, arancione e rossa) dovrebbero essere definite da un’ordinanza a firma del Ministro della salute, Roberto Speranza.