Ospedale S. Andrea: via l’amianto e avanti con la ristrutturazione

Si interviene sulla facciata e sull’ampliamento del Cas. Nei prossimi giorni la direzione generale dell’Asl renderà pubblico il piano di riassetto complessivo dell’edificio

I lavori sulla facciata dell'ospedale S. Andrea

Mentre la cronaca politica è spesso occupata dalle polemiche sui piani sanitari della Regione relativi al nostro quadrante e agli ospedali provinciali, l’Asl Vc va avanti con i propri progetti mirati a superare i principali limiti strutturali dei nostri presidi sanitari.

Con la conclusione dei lavori di ristrutturazione del primo lotto, nei prossimi giorni prenderà avvio la seconda fase di intervento sulla facciata dell’ospedale Sant’Andrea. La ristrutturazione prevede la rimozione e lo smaltimento delle lastre in fibrocemento oltre ad opere di rifinitura ed impermeabilizzazione delle coperture con il finale ripristino delle facciate. I lavori sono finanziati con parte del ricavato dalle alienazioni della Cascina Margaria.

«La rimozione dell’amianto – rassicurano gli uffici interessati – avverrà anche in questo caso, in conformità a quanto prescritto dalla normativa vigente ed in totale sicurezza per utenti ed operatori».

«A fianco dei lavori di ristrutturazione della facciata evidenti a tutti – precisa Chiara Serpieri, Manager dell’asp Vc – stiamo procedendo con i numerosi trasferimenti ed i lavori che porteranno, per il prossimo mese di settembre, all’ampliamento degli spazi destinati al Cas. Il Centro Accoglienza e Servizi si allargherà occupando tutta la prima ala del corridoio del percorso D. Nelle prossime settimane renderemo inoltre pubblico il piano completo di ristrutturazione dell’intero edificio cui, in molti, stiamo lavorando, con l’obiettivo di restituire alla città il Presidio Ospedaliero strutturalmente e funzionalmente aggiornato e rimodernato. Si tratta di interventi che si protrarranno nell’arco di alcuni anni, anche oltre i limiti temporali del nostro mandato, ma che rappresentano un percorso necessario per consentire al Presidio di continuare a svolgere la funzione che gli è stata assegnata nell’ambito della riorganizzazione della Rete Ospedaliera. La riorganizzazione interna è determinata anche dalla funzione del Sant’Andrea all’interno della Rete Oncologica e dai recenti accordi di collaborazione con l’Università del Piemonte Orientale.

Contiamo sul supporto anche concreto dei cittadini per il quale promuoveremo iniziative specifiche di raccolta fondi, che andranno ad aggiungersi a quelli stanziati dall’Azienda, a quelli derivanti dal patrimonio non sanitario aziendale e dai contributi delle Fondazioni che da sempre ci sostengono».