Piemonte: grazie ai vaccini il diffondersi della variante Delta non ha impatto sugli ospedali e la regione resta saldamente “bianca”

Il Piemonte prosegue con numeri incoraggiante la sua corsa verso l’immunizzazione di gran parte della popolazione: la soglia dei 5 milioni di somministrazioni è sempre più vicina e sale la percentuale di chi ha già ottenuto anche il richiamo: dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 4.824.182 dosi (di cui 2.130.774 come seconde), corrispondenti al 95,8% di 5.035.000 finora disponibili per il Piemonte.

Aumentano anche le vaccinazioni tra i giovanissimi, dato estremamente importante visto l’aggressività della variante delta proprio verso queste fasce d’età: da lunedì a ieri gli accessi diretti per la fascia 12-19 anni sono stati circa 6.700 in tutto, di cui 1.776 nell’Asl Città di Torino, 985 nell’Asl TO3, 557 nella TO4 e 395 nella TO5. Altri 1.190 accessi diretti sono stati effettuati finora a Novara, 727 ad Alessandria, 225 ad Asti, 254 a Vercelli, 198 a Biella, 116 nel Vco, 85 nell’Asl CN1 e 183 nell’Asl CN2.

Tuttavia non è tempo di abbassare la guardia: la giunta Cirio ha emanato un’ordinanza, valida dal 1 agosto, con la quale vengono prorogate al 31 dicembre le misure attualmente in vigore per la gestione della pandemia.

REPORT SETTIMANALE MINISTERO SALUTE-ISS

Il grande sforzo sul piano vaccinale si rivela determinante per mantenere saldamente il Piemonte in zona bianca: nella settimana 19-25 luglio in Piemonte continua a confermarsi basso l’impatto dell’epidemia sui servizi ospedalieri, con un tasso di occupazione dei posti letto che resta invariato rispetto ai 14 giorni precedenti sia in terapia intensiva (0%) sia in area medica (1%). La percentuale di positività dei tamponi resta invariata (1%), mentre l’Rt basato sulla data di inizio sintomi sale a 1.81 (era 1.27). Aumentano i focolai attivi, i nuovi e il numero di persone non collegate a catene di trasmissione note. Nonostante si registri una maggior diffusione del virus a livello regionale, il valore dell’incidenza ancora contenuto e i numeri molto bassi di ricoveri concorrono favorevolmente a mantenere la nostra regione in zona bianca.