Pro 0 vs Piacenza 2, Leoni con poche energie e senza idee
Pro vs Piacenza, arbitro Mario Perri di Roma, assistenti di linea Antonio Lalomia di Agrigento e Vincenzo Madonia di Palermo. Quarto uomo Julio Milan Silvera di Valdarno.
Pro Vercelli (3-4-3) Saro; Hristov, Masi, Iezzi; Clemente, Awua, Emmanuello, Della Morte; Rolando, Comi, Zerbin. A disposizione Tintori, Scalia, Romairone, Esposito, Erradi, Merio, Carosso, Costantino. Allenatore Francesco Modesto.
Piacenza (4-3-3) Stucchi; Simonetti, Corbari, Tafa, Battistini; Pedone, Palma, Suljic; Gonzi, De Respinis, Cesarini. A disposizione Libertazzi, Martimbianco, Miceli, Scorza, Maio, Saputo, Lamesta, Babbi, Galazzi, Breganti, Visconti, Cannistrà. Allenatore Cristiano Scazzola.
Il ritorno di Cristiano Scazzola al Robbiano Piola e da avversario. Non succede praticamente nulla fino al 27’ quando Cesarini porta in vantaggio il Piacenza, su calcio d’angolo, l’attaccante ospite lasciato colpevolmente solo insacca da due passi. La Pro prima dello svantaggio è una squadra che ci prova ed anche con foga ma in modo confuso, perdendo le misure, le distanze sul campo o in fase realizzativa. Il Piacenza, invece, è diligente, attento, concreto, insidioso, Cristiano ha preparato bene la partita, sa dove e come colpire. Al 30’ è Saro a respingere la conclusione di Gonzi da distanza ravvicinata. Ammonito al 35’ anche Masi che blocca Cesarini lanciato in ripartenza e Battistini, primo ammonito del Piacenza. Al termine della prima frazione di gioco è difficile trovare un giocatore in maglia bianca da collocare sopra la sufficienza, l’impegno c’è stato ma la difesa ha maglie spesso larghe e colpevoli disattenzioni, a centrocampo s’è vista la totale assenza di personalità e poche idee, davanti evanescenza diffusa anche sui corner. Complessivamente, oltre alla foga, all’ansia del gol, s’è vista poca lucidità nonostante il giro palla, lento. Senza dubbio occorre tener conto della disposizione degli avversari e del loro atteggiamento cauto, chiuso, pronti a chiudere gli spazi disponibili per la manovra. Ma la Pro non ha escogitato soluzioni per ovviare a queste difficoltà. Al 44’ Della Morte appena fuori area, servito da Comi, lascia partire una bordata che l’estremo Stucchi devia in corner, distendendosi sulla sua sinistra.
Ripresa e nessun cambio. Non accade nulla fino al 61’ quando Saro respinge prodigiosamente un colpo di testa da distanza ravvicinata di De Respiniis, bravo a saltare la marcatura di Hristov. La Pro è la fotocopia del primo tempo, anzi, la stanchezza e l’allineamento delle distanze tra i reparti lasciano eventuale spazio alle ripartenza ospiti. Tiro debole e centrale di Zerbin al 71’, al termine di un’azione personale. Al 75’ raddoppia Lamesta- subentrato 6 minuti prima insieme a Marimbianco al posto di De Respiniis e Pedone – con un bel diagonale a mezz’altezza da destra a sinistra che fredda Saro, zero a due. Al 77’ triplo cambio per Modesto, dentro Costantino, Erradi e Romairone al posto di Emmanuello, Zerbin e Rolando. Niente, non accade più niente, neppure nei quattro minuti di recupero. Pro senza idee e abbattuta da un Piacenza tonico ed attento, i Bianchi sembrano con poche energie, di certo il Covid ha inciso sul cammino dei Leoni, questo finale di campionato è sofferenza, disagio.
Redazione Sportiva