Pro Vercelli 1 vs Piacenza 3, Leoni in sofferenza
Pro Vercelli vs Piacenza, arbitro Maria Sole Ferrieri Caputo della sezione di Livorno, assistenti Simone De Nardi di Conegliano, Michele Colavito di Bari, quarto uomo Francesco Burlando di Genova.
Le formazioni, la Pro si schiera con Tintori Iezzi Masi Auriletto Carosso Emmanuello Rizzo Awua Gatto Comi Bunino, allenatore Beppe Scienza, in panchina Rendic, Cristini Della Morte, Vitale, Silenzi, Sangiorgi, Louati, Crialese, Clemente, Erradi.
Il Piacenza di Cristiano Scazzola ha Pratelli tra i pali, Nava Tafa Suljic, Cesarini, Paolo Marchi, Parisi, Rabbi, Corbari, Marino, Gonzi. In panchina Libertazzi, Angileri, Lamesta, Dubickas, Burgio, Codromaz, Bobb, Giordano, Armini, De Grazia, Simonetti, Gissi.
Piove sul Robbiano Piola in questa ultima domenica pomeriggio di ottobre, torna la curva Ovest ma il resto del pubblico è latitante.
Calcio d’avvio affidato alla Pro che nel primo tempo attacca da destra a sinistra rispetto alle tribune. Due ex, Scienza con 62 partite nel Piacenza tra il 96 e il 98, Scazzola che ha collezionato 89 panchine al Robbiano Piola.
All’8’ Nava di testa e solo in area colpisce il palo esterno alla sinistra di Tintori vanamente proteso. Al 9’ Cesarini da un paio di metri dentro la sua metacampo vede Tintori fuori dai pali e fa partire un pallonetto luuuuunghissimo che si spegne di poco a lato. La prima conclusione della Pro è di Gatto al 14’, una bottaccia da fuori che termina direttamente in Curva Ovest. La partita è agonistica con qualche falletto di troppo, di qua e di là, i Leoni stentano ad avere continuità di risultati, il Piacenza ha raccolto fino ad ora meno di quel che ha seminato, deve far punti. Interessante notare come sia la Pro sia il Piacenza in questo campionato hanno segnato solo nei primi 66 minuti di gioco. Si vede che alla fine tirano su le barricate. Bravo Bunino al 26’ scende sulla sinistra e fino in fondo, mette in mezzo ma Gonzi libera la palla a due metri dalla linea di porta. La Pro cresce ma segna il Piacenza, al 29’ con Cesarini che in sforbiciata volante raccoglie in mezzo all’area il cross dalla destra di Suljic e insacca. Poi va a festeggiare sotto curva dei tifosi del Piacenza. Nulla da fare per Tintori, anche se la conclusione mirabolante è stata molto scenografica ma centrale e a mezz’altezza. Al 41’ il Piacenza raddoppia con Simone Rabbi, solissimo in area mentre la difesa Bianca lo guarda e senza neppure saltare raccoglie il traversone di Parisi dalla destra e la mette dentro, zero a due. Ammonito Masi per fallo su Rabbi e finisce il tempo.
Ripresa. Entrano Vitale e Della Morte, escono Carosso e Rizzo. Ammonito Rabbi per gioco falloso su Auriletto. Ed ammonito anche Nava per un fallo sul limite dell’area, posizione centrale, al 50’. Tira Masi con una precisione chirurgica e aggirando la barriera la mette dentro nell’angolo basso alla sinistra di Pratelli, gran bel gol. Si alza il “Forza Pro”. I Bianchi si scoprono e lasciano scoperto il fianco per il contropiede degli ospiti. Al 56’ Tintori in uno scontro di gioco nell’area piccola s’infortuna, prende un colpo alla testa, deve uscire, entra Rendic, Dino Rendic al 60’, dopo le prime cure prestate in campo a Tintori. Comi al 68’ si gira bene in area e tira ad incrociare, la palla termina a lato di poco. Dentro Giordano e fuori Marino per il Piacenza al 70’. Il Piacenza si è chiuso nella sua metà campo ed ha rinunciato a giocare. Ancora Comi tenta la conclusione al 76’ dal limite è leggermente spostato sulla destra, palla che sfila a lato di poco. Entra al 79’ Dubickas per Cesarini e Lamesta per Rabbi. Due minuti dopo il Piacenza segna con Dubickas, cross da sinistra e la zampata del lituano che anticipa Rendic a pochi passi dalla porta. Tre sconfitte nelle ultime quattro partite al Robbiano Piola, “Scienza siamo terra di conquista”, urlano dagli spalti. All’84’ fuori Gatto ed Emmanuello, dentro Crialese e Silenzi. I Leoni generosamente insistono nel cercare la via della rete. Ma nulla, nonostante gli sforzi. All’86’ fuori Gonzi e dentro Simonetti. Ammonito Dubickas per gioco falloso su Awua. Nove minuti di recupero. Non succede nulla, la Pro ha mostrato nella gara buona volontà ma poche idee, fragilità difensiva, centrocampo evanescente, attacco che si regge sul solo Comi.
Paolo d’Abramo