Striscioni “anti-immigrati”: parlano i sindaci di Vercelli, Santhià e Trino
I sindaci di Vercelli, Maura Forte, di Santhià, Angelo Cappucio e di Trino, Alessandro Portinaro, intervengono sulla vicenda relativa alla recente esposizione di striscioni contro la presenza degli immigrati nel Vercellese operata da alcuni attivisti di una nota organizzazione vicina alla destra estrema.
«La presenza di azioni dimostrative sul nostro territorio da parte di Casa Pound – si legge nella nota dei tre primi cittadini – che ha abusivamente affisso degli striscioni con frasi razziste, ha richiamato la nostra attenzione. Esprimiamo una ferma condanna nei confronti di Casa Pound, respingendo chiaramente ogni tentativo volto a fomentare tensioni razziste e ribadiamo la nostra adesione ai valori della Costituzione e all’obbligo di solidarietà e accoglienza nei confronti di chi fugge da situazioni disperate. Va detto con chiarezza che i sottoscritti sindaci hanno contatti quasi giornalieri con la Prefettura per quanto concerne l’argomento “migranti” e proprio tali contatti permettono di monitorare costantemente la situazione, attuale e del prossimo futuro.
Si tratta, fuor d’ogni dubbio, di un argomento delicato e importantissimo e lo dimostra il fatto che sia, ancor più in questi ultimi giorni, uno dei temi costantemente affrontati dall’Europa. L’accoglienza, di cui il nostro Paese, dal dopoguerra si fatto paladino è nel Dna dell’Italia, così come sottolineato anche nel nostro testo costituzionale. Sarebbe miope, peraltro, non valutare l’impatto sulla nostra società che potrebbero avere numeri elevatissimi di migranti e le necessarie, indispensabili attenzioni che dovrebbero essere dedicate sia a queste persone che fuggono da situazioni tragiche sia all’integrazione nelle nostre realtà cittadine senza creare inutili timori.
Questi sono i compiti che spettano a chi è stato chiamato a guidare una comunità e non vi è certo necessità di tentativi, palesemente strumentali e alla ricerca di facile consenso, di accendere gli animi con striscioni e proclami senza notizie circostanziate e precise. Viviamo in una società multiculturale e in rapida evoluzione. Lavoriamo quotidianamente per migliorare le condizioni di vita di tutti i cittadini, ben sapendo che moltissime famiglie vivono in situazioni difficili e che dobbiamo fare di tutto per non lasciare indietro nessuno. Respingiamo però il tentativo strumentale e cinico di scatenare una inutile quanto dannosa “guerra tra poveri”, fomentato da forze neofasciste e da altri estremisti che lavorano per disgregare le nostre comunità.
Abbiamo a cuore la convivenza civile delle nostre Città e con gli strumenti che la nostra democrazia ci mette a disposizione siamo quotidianamente in campo per sostenerla nel rispetto degli ideali che la Costituzione sancisce».