Tragedia del Mottarone: sarebbero 13 le vittime accertate. La macchina dei soccorsi piemontese al lavoro

Una delle prime immagini della tragedia diramate dal Soccorso alpino

C’è tutta la macchina dei soccorsi del Piemonte al lavoro per intervenire sul luogo della terribile tragedia consumatasi sul Mottarone, la montagna che separa il Lago d’Orta dal Lago Maggiore: nella mattinata di oggi, domenica 23 maggio, una cabina della funivia che sale da Stresa verso la vetta panoramica della montagna, si è sganciata dal cavo di traino quando era quasi arrivata all’ultimo pilone. La cabina ha iniziato a scivolare velocemente verso il basso per poi sganciarsi e finire nel dirupo. Il punto del distacco, secondo quanto affermano i testimoni oculari, è uno dei più alti rispetto al terreno. L’impatto è stato tremendo e la cabina semi distrutta si è fermata solo quando ha incontrato sulla sua strada un bosco di abeti.

La conta delle vittime è andata aumentando di ora in ora e, secondo quanto si apprende dalle agenzie, sono 13 le persone che avrebbero perso la vita.  I feriti potrebbero essere due: al Regina Margherita di Torino sono ricoverati in gravi condizioni due bambini. Nove corpi sono stati ritrovati all’interno del relitto della cabina mentre gli altri cadaveri sono stati trovati all’esterno. 

Nella salita verso il Mottarone un camion dei vigili del fuoco che si stava portando sul luogo del disastro si è ribaltato, ma nessuno fra i soccorritori si sarebbe fatto male. Sono state chiuse le strade che portano in vetta per agevolare il lavoro delle squadre in azione. La funivia che raggiunge quota 1.491 metri è stata rimessa in funzione il 24 aprile dopo i lunghi mesi del lockdown.