Trasportava droga con l’ultraleggero: bloccato a Gattinara

La banda criminale sgominata dalla sezione antidroga della squadra mobile di Torino

L'immagine del fermo dell'ultraleggero diffusa dalla Polizia

Un sistema ingegnoso per trasportate droga dall’Albania all’Italia scoperto e neutralizzato dalla Polizia di Torino. L’epilogo in un prato di Gattinara utilizzato come pista d’atterraggio per piccoli velivoli. Sì perché i corrieri della droga utilizzavano proprio un ultraleggero per eludere i “fastidiosi” controlli di frontiera e rifornire direttamente dai Balcani un vasto mercato di spaccio in Piemonte. Le indagini della Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Torino hanno permesso di sgominare un gruppo criminale italo-albanese. La banda era composta da soggetti che avevano già precedenti. I corrieri della droga viaggiavano su un aeroplano ultraleggero modello Dynamic. L’aeromobile era stato modificato per agevolare il carico e il trasporto di quantitativi più grandi di marijuana. Con questo ingegnoso meccanismo i malviventi avevano già portato a termine un primo trasporto e la scorsa settimana avevano programmato un’altra importazione di marijuana (circa 120 chili) che però non è andata a buon fine. A Gattinara l’epilogo con gli agenti che hanno bloccato l’aereo. Quattro gli arresti, tra cui un ristoratore italiano del Lago Maggiore che pilotava ed era il proprietario dell’ultraleggero. Durante i suoi voli verso la provincia di Lecce, dove faceva scalo per fare rifornimento di carburante, il pilota evitava di passare sopra i centri abitati. Ogni trasporto di marijuana aveva un valore di “mercato” di 250 mila euro.