Adesso è ufficiale: il 60,42% di Biverbanca alla Cassa di Risparmio di Asti

Dopo le ricorrenti voci dei giorni scorsi, il Consiglio di amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena ha deliberato la cessione della propria quota. Il prezzo, ancora da definire, non potrà scendere sotto i 150 milioni o salire sopra i 223 milioni di euro

Il Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. ha deliberato di accettare l’offerta vincolante di Cassa di Risparmio di Asti S.p.A. per l’acquisto della partecipazione del 60,42% del capitale sociale di Cassa di Risparmio di Biella e Vercelli S.p.A. (“Biverbanca”) ad oggi di proprietà di BMps.

L’acquisto della partecipazione verrà perfezionato da CR Asti ad un prezzo di Euro 203 milioni. Tale prezzo è stata determinato, tra l’altro, sulla base del patrimonio netto al 31 marzo 2012 e tenendo conto dell’utile netto atteso per l’esercizio in corso. Detto prezzo è soggetto ad aggiustamento – in aumento o in diminuzione – sulla base della variazione del patrimonio netto dal 31 marzo 2012 alla data del closing. In linea di principio, tali aggiustamenti non potranno determinare una variazione in aumento del prezzo della partecipazione eccedente 223 milioni di euro, né una riduzione del prezzo al di sotto di un importo minimo di 150 milioni di euro, con un conseguente impatto sul coefficiente patrimoniale Tier I che varia da un minimo di 14 ad un massimo di 21 basis point in corrispondenza del range di prezzo di cui sopra.

Il perfezionamento della compravendita della partecipazione è soggetto, tra le altre, alle seguenti principali condizioni sospensive, che dovranno avverarsi entro il 31 dicembre 2012: rilascio dei necessari nulla-osta da parte della Banca d’Italia e dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, perfezionamento della scissione della partecipazione detenuta da Biverbanca in Banca d’Italia in favore degli attuali azionisti di Biverbanca medesima, previo ottenimento del necessario nulla-osta delle Autorità di Vigilanza, eventuale riduzione del prezzo della partecipazione per effetto della variazione di valore di patrimonio netto di Biverbanca nel periodo compreso tra la relazione trimestrale 31 marzo 2012 e la data closing ad un importo non inferiore ad 160 milioni di euro, mancato tempestivo esercizio del diritto di prelazione statutario da parte degli attuali azionisti di minoranza di Biverbanca.

E’ previsto che Biverbanca prosegua e mantenga in essere sia gli accordi di distribuzione di prodotti assicurativi, con riferimento al ramo vita ed al ramo danni, che di gestione di portafogli, oltre al rapporto di banca depositaria.