Catricalà: «Ridurre i dirigenti comunali e accorpare i settori»

Il consigliere M5S ripresenta le sue mozioni: «Il Comune di Vercelli ha 7 figure apicali che costano 610mila euro l’anno. Sono proprio indispensabili?»

Michelangelo Catricalà

Dopo circa un anno, il consigliere Michelangelo Catricalà, ha nuovamente depositato una mozione per richiamare la giunta e il sindaco di Vercelli alla necessità di operare nella direzione del  risparmio, della razionalizzazione e dell’ ottimizzazione in termini di figure dirigenziali apicali e di accorpamento dei settori.

«Le 3 mozioni presentate lo scorso anno (accorpamento settori, riduzione delle indennità e stop ai doppi e tripli incarichi) – spiega Catricalà – con beata pace di tutti, furono discusse e votate dopo 9 mesi la loro presentazione e “ovviamente” non furono accolte. Ciò che colpì molto  è che l’aula fosse quasi deserta : 9 di maggioranza e 7 di minoranza, segno forse che il tema non era molto sentito dai politici vercellesi.  Il M5S, che di certo non si lascia abbattere, riapre il capitolo figure apicali non solo per sollecitare un doveroso taglio dei costi, visto che allo stato attuale delle cose il Comune di Vercelli ha in organico 7 dirigenti (segretario comunale compreso), con un esborso economico a carico dello stesso di circa 610.000 euro, ma per accelerare l’accorpamento dei settori in base alle competenze e all’omogeneità, non solo in corrispondenza al criterio di spesa, ma con l’obiettivo di una maggiore efficienza». In quest’ottica Catricalà ritiene opportuno che si tenga conto delle figure presenti e dei loro futuri pensionamenti senza ricorrere a nuovi dirigenti che siano essi a tempo indeterminato o a contratto, realizzando così una reale diminuzione della spesa corrispondente.

Il consigliere comunale pentastellato tiene a ricordare che la legge 296/2006 inserisce tra le azioni da attuare la «razionalizzazione e lo snellimento delle strutture burocratico amministrative, anche attraverso accorpamenti di uffici con l’obiettivo di ridurre l’incidenza percentuale delle posizioni dirigenziali in organico».

«Già in molti altri Comuni italiani – conclude Catricalà – sono state intraprese azioni “virtuose” in questo senso (forte riduzione numero dirigenti e indennità di posizione). Perché in una città come Vercelli non è possibile agire ugualmente? Se si ha il “coraggio politico” di aumentare i costi dei servizi necessari ai cittadini, per far quadrare i conti, occorre avere lo stesso coraggio di ridurre, quando possibile, anche i costi del personale dirigenziale, non licenziando, ovviamente, ma  diminuendo il numero degli stessi tenendo conto dei futuri pensionamenti».