Bassini: «Coltiviamo il “sogno” di una politica di sinistra che risolva i problemi»

Il candidato sindaco spiega il no alle primarie di coalizione e presenta i primi punti fermi: due liste d’appoggio e pochi punti programmatici

Una candidatura nata per inseguire un “sogno”, fortemente caratterizzata a sinistra, ma aperta ad eventuali altri contributi: così si può sintetizzare la prima uscita pubblica di Remo Bassini, sino a poche settimane fa direttore del bisettimanale “La Sesia” e oggi candidato a sindaco di Vercelli. Davanti alla selva di taccuini dei suoi colleghi schierati al gran completo, giovedì sera Bassini, affiancato dalla portavoce Marta Piola, ha scandito: «Ho indetto questa conferenza stampa per fare alcuni chiarimenti. La mia candidatura è nata in seguito all’offerta che mi è stata fatta da un’area politica ben definita e che, allo stato attuale, si andrà a concretizzare nella formazione di due liste: quella ormai “storica” di Voce Libera e quella generata dall’apporto di Sel che prenderà il nome di “Sinistra del Bassini”».

Poi Bassini ha spiegato perché dice “no” alle primarie nel centro sinistra per arrivare a un unico candidato a sindaco di tutta la coalizione: «Ne abbiamo discusso tra noi e alcuni erano tentati di accettare: nella situazione attuale avrei potuto essere il Pisapia di Vercelli, l’esponente della sinistra che, alle primarie, si conquista il ruolo di candidato di tutto il centro sinistra e va a vincere le elezioni. Ma ha prevalso un’altra impostazione: con la nostra proposta politica intendiamo andare a recuperare, a dare rappresentanza a un vasta area di elettorato che non si riconosce nel Pd, nelle “larghe intese”, in questo modello di centro sinistra. Di questa operazione anche il Pd dovrebbe esserci riconoscente perché altrimenti si tratterebbe di voti dispersi».

Sul fronte delle proposte concrete Bassini ha assicurato che, in caso di vittoria, istituirà un assessorato all’emergenza lavoro: «Servono risposte immediate. Noi pensiamo a una giunta di 6 assessori che lavoreranno con un’indennità massima di mille euro. Già così si possono recuperare, in un anno, 250mila euro da destinare a iniziative di sviluppo e crescita».

In conclusione una battuta ai “grillini”: «Per ora non c’è nulla di concreto nelle voci che vorrebbero la lista del M5S pronta a sostenere la mia candidatura a sindaco. Però ho ricevuto un invito al confronto da quella forza politica  e certamente parlerò anche con loro».