I sindacati contro l’Asl Vc: «No all’esternalizzazione di radiologia»
Cgil Vercelli Valsesia, Cisl Piemonte Orientale, Uil Vercelli Biella sono contrari all’annunciata esternalizzazione del servizio di Radiologia dell’Asl Vc e chiedono un incontro immediato con il direttore generale dell’azienda Chiara Serpieri. Questo il succo di un comunicato congiunto delle tre sigle sindacali. Vista la rilevnza dell’argomento i sindacati scrivono anche al ministro della Salute Giulia Grillo e all’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta. D’altro canto Cgil, Cisl e Uil fanno notare che dal 18 settembre “pende” una loro richiesta di confronto in materia di “liste di attesa” «a cui non è seguito alcun incontro».
Fatte queste premesse i “confederali” non si perdono in giri di parole: «Si ritiene esprimere sin d’ora una netta contrarietà a probabili azioni e programmi di esternalizzazione che di fatto aumentano il progressivo smantellamento della sanità pubblica. Tale convincimento non si fonda su una generica presa di posizione, ma su una comprovata esperienza che l’attivazione di servizi non strutturati al servizio pubblico sono nei fatti soluzioni a termine, che non assicurano continuità di garanzia strutturale della tutela della salute pubblica. Ne è un palese esempio la storia dell’attività dello screenig mammografico che, esternalizzato da anni, ha dimostrato gravi carenze e impartito gravi motivi di sofferenza per le pazienti. Troppe volte negli anni abbiamo assistito allo smantellamento di pezzi di attività di sanità pubblica ad appannaggio di sistema privati, che nei fatti seguono logiche non di tutela di diritto alla salute, ma meri ragionamenti economici, spesso a danno di utenti ed operatori».
DA radiologia la critica dei sindacati si estende anche ad altri comparti: «E’ ormai da mesi che all’Asl Vc si stanno verificando situazioni “kafkiane”: dal punto nascita di Borgosesia alla Pediatria di Vercelli sino alle Radiologie di tutti i Presidi Asl Vc, ovvero l’insufficiente dotazione organica e l’impossibilità di reclutamento, in particolare, in questi casi, di specialisti (ma non solo) renderebbe inevitabile, secondo l’Asl, la cessione di rami d’Azienda, l’esternalizzazione o convenzionamenti. Tutto questo, però, dopo aver imposto per mesi e anni condizioni lavorative pesantissime agli operatori, spesso al limite dello stress da lavoro correlato, o anche richiedendo l’attivazione di modelli operativi ai limiti delle normative vigenti (dalle 12 ore, a numeri di reperibilità oltre i limiti contrattuali, riposi e ferie non godute, richieste di operare non in linea con le norme di sicurezza per utenti-operatori). Una vera e propria “trappola” che sicuramente non ha aiutato a mantenere in Azienda specialisti, anche di decennale esperienza, che hanno preferito licenziarsi per trovare altre condizioni lavorative.
Nel prendere atto che sia vero che il numero di specialisti che vengono formati dalle Università sono in numero insufficiente, non si può però negare che anche le ormai “consolidate” e pessime condizioni lavorative di tutti gli operatori del Servizio Sanitario Pubblico, frutto di anni di tagli agli organici e ad una campagna denigratoria nei confronti dei dipendenti pubblici da parte di tutti i vari governi succeduti, stanno rendendo sempre meno sopportabile la scelta di lavorare presso gli ospedali pubblici. Peraltro verrebbe da chiedersi come mai gli stessi specialisti, irreperibili nel pubblico, sono invece a disposizione in termini di convenzioni, servizi esternalizzati o altro. Un vero e proprio paradosso che ci sta portando ad un mutamento inesorabile del servizio sanitario pubblico, che non può non registrare il nostro dissenso. E’ una situazione che sta da mesi affliggendo anche l’Asl Vc e certamente le condizioni simili di altre Aziende non sono motivo, per noi, di giustificazione né di consolazione. Si ritiene inaccettabile, peraltro, il recente scaricabarile tra governo regionale e nazionale cui stiamo assistendo in questi giorni sui giornali o sui social locali. Basta con le campagne elettorali permanenti. Ci appelliamo a tutti gli organi competenti ad attivarsi immediatamente per trovare soluzioni che possano scongiurare l’ennesimo scippo alla sanità pubblica».
In conclusione per i sindacati «è necessaria perciò l’attivazione immediata di una collaborazione tra tutti i soggetti, Governo, Regiona, Università e rappresentanti degli operatori al fine di scongiurare, anche per le Radiologie dell’Asl Vc, l’ennesimo scippo ai danni del Servizio Pubblico, promuovendo pertanto l’attivazione di procedure concorsuali veloci e nel rispetto delle norme contrattuali di reclutamento di personale, nonché un percorso costruttivo con le sedi universitarie dedicate».