Rimborsopoli piemontese: il processo d’appello “bis” si conclude con le condanne di Cota, Montaruli e Tiramani

L'aula del Consiglio regionale del Piemonte

Un anno e sette mesi all’ex presidente della Regione Piemonte Roberto Cota, stessa pena per Augusta Montaruli (parlamentare di Fratelli d’Italia) e un anno e cinque mesi a Paolo Tiramani, deputato della Lega e attuale sindaco di Borgosesia: queste le sentenze emesse dalla Corte d’Appello di Torino al termine del processo d’appello “bis” celebrato a seguito dell’annullamento da parte della Cassazione del precdente pronunciamento della stessa Corte.
Il procedimento riguardava le irregolarità nell’utilizzo dei fondi destinati al funzionamento dei gruppi politici presenti in consiglio regionale fra il 2010 e il 2014.
Tiramani ha subito affidato a Facebook il suo primo commento: «Ho avuto la fortuna di entrare in un ente prestigioso a 27 anni (il consiglio regionale, ndr). Ero poco più che un ragazzo. Ho sempre fatto quello che gli addetti e la prassi mi hanno suggerito. Ho presentato richieste e solo previa verifica mi hanno detto sì o no. Anni dopo per alcuni giudici era tutto ok, per altri no. I gradi di giudizio non sono nemmeno tre per me ma cinque. Ho gestito milioni di euro di opere pubbliche senza mai essere stato sfiorato da un’inchiesta. Non ritorno nemmeno più sul fatto che per identiche posizioni altri di altro colore politico sono stati archiviati o assolti. Quella scritta che campeggia in tribunale: la legge è uguale per tutti…. In tutti questi anni mi ha lasciato perplesso».