Sul caso dell’inceneritore Gilardino replica alle critiche e rilancia…
L’assessore provinciale all’ambiente e coordinatore provinciale del Pdl, Davide Gilardino, replica alle critiche rivolte al centro destra sulla gestione della vicenda inceneritore sollevate da un documento del Pd già pubblicato su questo sito web. Ecco le considerazioni di Gilardino: «Sulla questione termovalorizzatore di Vercelli il mio indirizzo politico è chiaro.Penso che si debba realizzare a Vercelli un nuovo impianto che preveda il massimo recupero di materia. Sulla tecnologia da individuarsi sono disponibile a qualsiasi proposta e ragionamento che Atena mi sottoporrà.
Questa scelta, ponderata e ragionata, non è frutto di ideologie politiche che poco mi contraddistinguono, bensì l’ho maturata in questo anno di esperienza come assessore all’ambiente, grazie ai dati di produzione rifiuti indifferenziati a livello provinciale, che in questo anno di raccolta porta a porta “spinta” abbiamo raggiunto.
Inoltre il Ppgr (piano provinciale gestione rifiuti) che stiamo predisponendo e che è consultabile sul sito della provincia da un mese, prevede ancora tutta una serie di iniziative e azioni volte a diminuire ulteriormente la produzione procapite di rifiuti e contemporaneamente
arrivare entro il 2015 al 70% di differenziata. Davanti a questi scenari e soprattutto alla riforma prevista dalla nuova legge regionale che stabilisce che le province non decideranno più da sole, ma di concerto con altri territori,
sull’impianto di smaltimento finale del rifiuto, credo e sono convinto che si debba concentrarsi e attivarsi immediatamente
per pianificare e progettare un impianto nel nostro territorio che vada, come ricordavo in precedenza, nella direzione di ridurre al massimo i rifiuti e contemporaneamente a ottenere nuove materie da riutilizzare.
Abbiamo la possibilità e il tempo per pianificare e realizzare a Vercelli una vera “fabbrica di materiali” che nel 2015 possa ricollocare gli attuali lavoratori del termovalorizzatore e creare nel contempo nuovi posti di lavoro. Questo è il modo serio di politica virtuosa in cui credo, dati alla mano certi e senza pregiudizi, per rendere il futuro delle nuove generazioni più vivibile e sostenibile.
L’esperienza di assessore in questo anno e di coordinatore del Pdl da marzo, mi permette oggi, di compiere scelte non improntate alla paura o alla conservazione dell’esistente, bensì scelte indirizzate all’innovazione sostenibile per raggiungere gli obiettivi europei sulla raccolta differenziata del 65% e anzi volermi spingermi oltre».