Canotto o corazzata, nel mare della C
Corazzata o canotto, basta restare a galla. Al termine del 2019 si prova un piccolo bilancio dell’anno, dell’anno bianco, iniziato il 20 gennaio con la vittoria casalinga contro l’Arezzo e rete di Max Gatto, conclusosi con la sconfitta di Alessandria il 15 dicembre per due reti ad una. Un anno solare ☀️ – ma non nel senso di bianca gioia di vivere – e due campionati, stiamo vivendo da Innamorati sempre inquieti il secondo che avrebbe dovuto già permettere l’elaborazione del lutto, ovvero la retrocessione dalla B alla C, ed invece non è così. Si può vivere di rimpianti remoti e ricordi recenti, il presente è l’incertezza, societaria e di classifica. La prima come fosse una transizione sospesa nella nebbia, la seconda è il dubbio tra essere i più poveri tra i ricchi che arriveranno ai playoff oppure i più ricchi ( di spirito ) tra i poveretti che si salveranno dalla retrocessione in quarta serie all’ultimo minuto dell’ultima giornata. Il campionato scorso era fin dal principio o quasi ammazzato dalla corazzata di Chiavari che agli occhi di oggi sembra un canotto rispetto al multimilionario Monza, predestinato alla serie A in tre anni compreso questo. E noi come fuscello di giunco tra le querce ricche di zecchini d’oro, non nel senso canterino ma in quello di Pinocchio, o di una corazzata. Un giorno rinasceremo a nuova vita ma quando, non si sa. Nella transizione da Vito Grieco ad Alberto Gilardino, da Umberto Germano a. A giovani di belle speranze misti a naviganti di lungo corso ma non sulle corazzate. Gennaio 2020 sarà anche mercato, il possibile o probabile ritorno di Emmanuello, un gradito ritorno a centrocampo per fare corazzata o rinforzare il canotto, dipende dai punti di vista. Chi partirà? Forse Giacomo Cecconi, forse qualche giovane, è ancora troppo presto per sapere, se partirà – come probabile – Cecconi, arriverà una punta di media esperienza. Ha destato un certo scalpore a Vercelli la cessione del Novara Calcio, i bene informati dicono che è stato ceduto l’80% societario per una cifra intorno ai 500mila euro ai quali si deve aggiungere l’affitto decennale di Novarello. Sta agli Innamorati di Pro stabilire se la cifra è tanto o poco e se la Pro vale più o meno del Novara, che una sede credo ce l’abbia mentre lo storico edificio di via Massaua è stato abbattuto per fare il nuovo palazzetto della scherma ed il museo dello Sport, ah no. Un museo all’aperto dedicato all’Opificio romano e protetto da vetri blindati, ah no. Un parcheggio per auto da 130 posti. La Pro tornerà in campo domenica 5 gennaio al Robbiano Piola alle ore 15 nell’amichevole con l’LG Trino, biglietto unico 5 euro, aperti solo i settori di tribuna e Gradinata Sud incasso devoluto in favore di” Liberi di scegliere Onlus”. I nostri Leoni riprenderanno il campionato il 12 gennaio al Robbiano Piola contro il Lecco (seconda partita del Girone di Ritorno, all’andata perdemmo due a zero), poi il 19 gennaio si andrà a giocare contro l’Albinoleffe e mercoledì 22 gennaio recupereremo, la prima di ritorno sospesa per sciopero, con la Pianese, fischio d’inizio – allo stadio “Carlo Zecchini” di Grosseto – fissato alle ore 18:30. Buon 2020 a Voi tutti che mi seguite con il consueto affetto e buon 2020 alla nostra Pro ! 🦁
Paolo d’Abramo