Il mercato della Pro finisce qui

Il mercato della Pro finisce qui. Dove? Qui: Akpa Akpro, Coccolo, Furno, Huiberts, Livieri, Mallahi, Piran. Ho dimenticato qualcuno ? Spero di no. Che non è poco, questo mercato, è una bella torta, sembra buona, mancano forse le ciliegine ma occorre fare attenzione alle allergie e quindi si evitano, le ciliegine. Innamorati che sognavano 1-2 colpi dell’ultima ora, magari un difensore centrale ed un centrocampista, sono rimasti delusi, quelli che invece gioiscono per il primo posto in classifica dopo due giornate sono contenti così. Dov’è la verità ? Non c’è. O meglio, non c’è una verità assoluta, c’è una linea di condotta societaria che tiene ben forti le mani sul timone per far viaggiare veloce e vento in poppa la barca, con necessario giudizio, buon senso. Certo, ogni Innamorato si tiene la sua convinzione e sarà il campionato, almeno fino al mercato di riparazione di gennaio, a dare i responsi. D’altra parte era prevedibile, esclusi gli ingaggi di over che poco si adattano a far gruppo ed al gioco della Pro di quest’anno, ed esclusi i prestiti ai quali – e diciamo giustamente- la Società è allergica, occorre valorizzare i giovani di proprietà nella prospettiva di future casse. E di giovani ce ne sono tanti: per restare ai 19 enni sono Ronchi, Rutigliano, Burruano, Asane Sow, Ousseynou Sow. Poi ci sono i ventenni, come Coppola, Tarantola ed Akpa Akpro ed altri dai 21 in su. Obiettivi societari? Prestare attenzione al bilancio e disputare un buon campionato, penso che si potranno raggiungere entrambi, con un po’ di buona sorte per tutto. Certo, in questo modo il rischio è di anestetizzare i sogni di gloria degli Innamorati ma fino a che siamo primi (ma anche se fossimo secondi o terzi…) va tutto bene. E poi, attenzione! Certo che l’abito dello stadio (tipo 5 Mila persone ad ogni partita casalinga ed incassi importanti) non fa il monaco (ovvero l’eventuale impegno certosino a non disattendere la passione e l’investimento economico della folla felice) ma qui siam giustamente contenti per i 1400 circa del diluvio e della vittoria contro l’Albinoleffe, possono aumentare ma non così tanto da permettere incassi capaci di convincere una qualsiasi società ad investire di più. Che comunque non si convincerebbe. Perché prima occorre davvero metter a posto per benino i conti. Ed inoltre abbiamo diversi esempi passati di chi in altro luogo ha investito di più ma senza andare in B. Impegno chiaro e razionale, nessun volo pindarico ed un gruppo di tecnici eccellenti che si trova assai bene ad allenare questo gruppo costituito, questa Rosa che può ancora sbocciare in forma clamorosa, per questa ragione siamo (per il momento) contenti così, frase che sostituisce il siamo a posto così, nella laica attesa della buona speranza di fare ancora risultato contro una corazzata, l’Union Brescia, sabato 6 settembre allo stadio Rigamonti di Brescia, alle 20.30.
Paolo d’Abramo
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