Ordinazione episcopale di mons. Bodo: folla in cattedrale
Sole e folla per l’ordinazione episcopale di mons. Cristiano Bodo: così si è presentata Vercelli, sabato mattina, per l’evento tanto atteso. La cattedrale era gremita e attraversata da un grande entusiasmo misto a un po’ di commozione per l’imminente partenza di mons. Bodo verso Saluzzo.
A stringersi a lui, oltre all’arcivescovo di Vercelli Marco Arnolfo (ordinante principale), Enrico Masseroni e Giuseppe Guerrini (con-ordinanti), i cardinali Tarcisio Bertone e Severino Poletto, gli arcivescovi Cesare Nosiglia e Mario Giordana, i vescovi Gianni Ambrosio, Franco Giulio Brambilla, Gabriele Mana, Alceste Catella, Guido Gallese, Edoardo Cerrato, Francesco Ravinale, Pier Giorgio De Bernardi, Pier Giorgio Micchiardi, Luciano Pacomio, Marco Brunetti, Piero Delbosco, Alfonso Badini Confalonieri, Mario Sivieri, Sebastiano Dho, Giacomo Lanzetti, Giuseppe Anfossi, Giuseppe Cavallotto e Luigi Bettazzi.
Dopo la lunga processione d’ingresso dall’episcopio sino alla cattedrale di S. Eusebio, la celebrazione è subito entra nel vivo con la lettura della bolla papale di nomina di mons. Bodo a vescovo di Saluzzo, seguita da una breve omelia di mons. Arnolfo: «Caro don Cristiano – ha detto l’Arcivescovo di Vercelli – ti rivolgo solo due sintetici pensieri: anzitutto ti esorto a essere felice in questo momento, così come era felice Maria dopo l’annuncio dell’Angelo e poi ti invito a incarnare, nel tuo futuro ministero episcopale, l’immagine di Gesù che, per la sua missione sulla terra, non ha scelto Gerusalemme, non i palazzi del potere, non gli onori, ma l’umile dimora di Betlemme e la gente semplice, gli ultimi. Tu cerca di essere così: vicino al gregge che ti è stato affidato nella consapevolezza, come ci ha detto Francesco, che il pastore deve avere addosso l’odore delle sue pecore».
Dopo il rito dell’ordinazione, a conclusione della messa, il saluto e il ringraziamento di mons. Bodo a tutti i presenti con un pensiero speciale per la mamma Grazia presente in prima fila.
(Tutte le immagini e la cronaca dell’evento sul Corriere eusebiano in edicola sabato 1 aprile)