Con un coltello prima minaccia dei poliziotti e poi la figlia
A finire agli arresti è stata una donna 35enne
Nella serata di ieri, martedì 11 febbraio, la Polizia di Stato ha arrestato una donna che era già stata sottoposta alla misura cautelate dell’obbligo di firma in seguito all’arresto operato nello scorso dicembre 2019. Gli agenti della Squadra volante erano stati chiamati per intervenire nell’abitazione della donna a causa di una lite molto accesa con il marito per motivi di gelosia, ma questa ha aveva iniziato ad inveire contro i poliziotti arrivando ad aggredendoli fisicamente, sferrando loro calci e pugni, mordendo la mano sinistra e graffiando il volto di uno di essi, riuscendo, infine, ad afferrare un coltello a serramanico brandendolo nel tentativo di sfuggire all’arresto.
La donna, in quell’occasione, era stata arrestata per i reati di resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale e nell’udienza di convalida era stata sottoposta alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione quotidiana alla Polizia giudiziaria.
Il 29 gennaio scorso, invece, all’ufficio denunce della Questura di Vercelli si è presentata la figlia ventenne della donna che, apparendo particolarmente scossa e preoccupata, ha raccontato che poco prima aveva avuto un litigio con la madre che, trovandosi in stato di alterazione psico-fisica dovuta all’assunzione di droghe ed alcol, l’aveva minacciata di morte con un coltello da cucina. A seguito di quest’episodio gli uomini della seconda sezione della Squadra mobile hanno iniziato una serrata attività d’indagine che ha permesso di raccogliere inequivocabili elementi di reità contro la donna, chiedendo di fatto un aggravamento della misura cautelare in atto.
Nella giornata di ieri, martedì 11 febbraio, l’Autorità giudiziaria ha provveduto a modificare la misura precedentemente emessa con la più adeguata misura cautelare della custodia in carcere. Ieri sera, pertanto, la donna, una 35enne dominicana, è stata raggiunta da personale della Squadra mobile che ha così dato esecuzione alla misura cautelare. Dopo i dovuti di rito è stata accompagnata alla casa circondariale di Vercelli.