Enaip Borgosesia ha già riaperto dopo l’alluvione
«Un grande traguardo, ottenuto in tempi rapidissimi», ha commentato Luca Sogno, presidente di Enaip Piemonte
Sono ripresi questa mattina, lunedì 12 ottobre, i corsi all’Enaip di Borgosesia, i cui laboratori sono stati sommersi dall’acqua durante l’alluvione del 2 e 3 ottobre: i 94 allievi dei corsi di obbligo di istruzione sono tornati sui banchi, nelle aule allestite al piano superiore dello stabile che ospita l’istituto. Occorrerà ancora qualche tempo per poter riavviare anche i laboratori.
«Un grande traguardo, ottenuto in tempi rapidissimi – commenta Luca Sogno, presidente di Enaip Piemonte – Da subito abbiamo lavorato per ripristinare una situazione a dir poco drammatica». Sogno ringrazia, in una nota, l’Amministrazione comunale di Borgosesia, nella persona del sindaco Paolo Tiramani, per la collaborazione dimostrata.
«Siamo intervenuti prontamente a dare una mano all’Enaip – spiega il primo cittadino borgosesiano – Ho chiesto alla nostra società municipalizzata “Seso” di mettere a disposizione uomini e mezzi per sgomberare rapidamente il cortile in modo da riportare la situazione alla normalità nel più breve tempo possibile. Adesso invio un grande in bocca al lupo ai ragazzi e agli insegnanti, e faccio i complimenti al direttore Alberto Ghibò per la determinazione con cui ha affrontato e risolto il problema della sua scuola: un vero esempio per tutti».
Tiramani, a sua volta, ringrazia anche i dipendenti del Comune e gli uomini della “Seso”, che si sono attivati immediatamente e senza riserve per dare una mano agli alluvionati e ai volontari, e sottolinea di aver apprezzato l’atteggiamento estremamente positivo dimostrato da tutti: «Mi ha colpito l’atteggiamento sia dei soccorritori che dei residenti, duramente colpiti dall’allagamento. Tutti hanno reagito in modo sicuro ed efficiente, prendendo in mano subito la situazione e trovando in brevissimo tempo la forza per risollevarsi. Questo è lo spirito del nostro territorio: rimboccarsi le maniche dominando anche gli eventi più avversi, per ritrovare quanto prima la propria normalità».