Il Novara è fuori dal calcio professionistico
Il Novara è fuori dal calcio professionistico. Noi, Innamorati di Pro, avevamo – nei tempi più recenti circa undici anni fa – provato per qualche istante la stessa mestizia, ugual rabbia. Poi, siamo ripartiti, dopo lo smarrimento iniziale, con il titolo sportivo di un’altra Pro, la Pro Belvedere, gloriosa dei suoi anni, fondata nel 1912 e la stessa voglia di risalire più in alto possibile che anima fin da ora tutti i tifosi delle casacche azzurre. I cugini d’oltreSesia, dopo la lunga e vincente parentesi con la gestione della famiglia De Salvo,
dal 2019 sono passati a Maurizio Rullo e poi quest’anno a Leonardo Pavanati
http://www.forzanovara.net/index.php?id=14992
e non sono riusciti a salvarsi, dopo 113 anni scivolano nei Dilettanti, su quei campi che noi Innamorati abbiamo visto e vissuto quando i Leoni decaduti hanno ripreso a marciare, a salire. Leggo con malcelato rammarico sui giornali novaresi i lamenti e sui muri dei tifosi l’incredulità commista alla tensione emotiva di chi sente di essere sull’orlo del baratro e forse già oltre. Il Novara che ha fatto recentissima la serie A, il Novara ed il centro di Novarello, eccellenza tra i campi d’allenamento e l’ospitalità sportiva.
https://it.wikipedia.org/wiki/Novarello_-_Villaggio_Azzurro
Il destino gioca brutti scherzi ai tifosi, da via Alcarotti allo Stadio Marmo e poi vercellesissimo d’origine, Piola.
Ecco lo stadio di via Alcarotti, teatro di tante battaglie sportive e di Pro Vercelli vs Biellese, il primo e a seguire al Comunale di Torino, la monetine. Nessuna tristezza, amici novaresi, nessuna onta, si riparte dal basso, si cade per rialzarsi e diventare più forti di prima, con la necessaria umiltà ed il dovuto coraggio. Dopo la firma l’inno del Novara Calcio, a tutti i suoi tifosi l’augurio di poterci presto rivedere tra i professionisti.
Paolo d’Abramo