Cronaca di un disastro
Disastro, eh sì, cronaca di un disastro. All’indomani della brutta sconfitta interna contro la Virtus Verona per 0 a 3, a bocce ferme come la classifica della Pro, le riflessioni ricalcano le orme dei pensieri precedenti nelle ultime settimane, sia sulla forza della Rosa sia sulla guida tecnica della squadra. La Rosa, già carente ad inizio campionato, a gennaio è stata ulteriormente indebolita o quanto meno non rafforzata nei punti fragili, che non erano e non sono pochi. La classifica lo dimostra. Partiti Della Morte per far cassa e far fare carriera al giovane, tagliati Mustacchio e Masi per risparmiare sugli ingaggi e per incompatibilità con le strategie tattiche, è arrivato Laribi, arrivo non indispensabile quando agli occhi di tutti gli osservatori anche non Innamorati servivano dighe a centrocampo e non centrocampisti offensivi. E sono rimasti a giocare fino alla fine di questo infausto torneo l’umiliato – a detta degli stessi osservatori Innamorati rigorosi e cattivissimi tra i quali non mi annovero- Leo Gatto, fatto entrare ieri a dieci minuti dalla fine ed a risultato compromesso ed Arrighini, che gli stessi tifosi Innamorati di Pro giudicano particolarmente inutile. In difesa l’omonimo del nostro portierino, altro calciatore, Nicholas Rizzo, da rilanciare e rivalorizzare. La nidiata di altri giovinetti giunta a Vercelli in cerca di lancio o rilancio non pare che possa incidere sull’ inerzia del nostro campionato, anche se il bilancio è la prima priorità. I risultati, al netto della bella vittoria a Novara, sono da vedere per piangere come Innamorati schiaffeggiati ed abbandonati più che delusi. Un disastro. La partita di ieri ha mostrato un’altra giornata di sperimentazioni e di rottura degli schemi rispetto alle logiche calcistiche come gli artisti futuristi qualche anno fa. Purtroppo la Virtus Verona è squadra pratica che non segue le logiche delle rotture artistiche ed ha punito la Pro in modo semplice, sfruttando i punti deboli, più che punti si tratta di voragini, di spazi che gli avversari affrontano correndo con la gioia di chi sa sfruttare gli errori della Pro, che ha negli occhi la disperazione di chi mentre cade nel pozzo rivede tutto il campionato, i tanti disastri e gli errori di un campionato sciagurato. Dei giovani arrivati fin dall’estate al momento non ce n’è neppure uno adatto a giocare in serie C con continuità, troppo acerbi o ancora inadatti, magari un giorno si faranno, al momento sono ancora nella forma indistinta dell’artista, un blocco di cemento come i tifosi più intristiti paragonano certi piedi di alcuni odierni Leoni. E c’è poco da sorridere anche guardando i calciatori esperti in Rosa, a parte gli epurati, tra infortuni, disattenzioni, squalifiche, confusioni varie. Sbagliato il mercato, sbagliato l’allenatore. Può capitare, non c’è nulla di male nell’ammetterlo. Ah, come invidiamo la Pro Sesto, con un allenatore giovane ed affamato che proviene dalla serie D ed una Rosa che costa perfino meno di quella della Pro! Potrà crollare, speriamo a partire dal prossimo turno, ma volete mettere ad ora la gioia di vedersi primi con 50 punti? Ora non resta che provare a salvare il salvabile dal disastro, ovvero salvarci e fare tesoro, se possibile, degli errori commessi. Magari ripartendo dalla difesa a 4, dalla valutazione di chi tra i calciatori è veramente motivato e non è a Vercelli da giovane per fare esperienza da spendere nei prossimi campionati, ripescando gli esperti che fanno gruppo. Forse è arrivato il momento di gestire più che allenare. Ci salveremo? Penso di sì ed è una sensazione personale, nulla di razionale, penso che ci salveremo senza cambi di panchina. D’altra parte, quale allenatore capace, motivato, affamato accetterebbe razionalmente di arrivare a Vercelli per raddrizzare la barca che sta affondando ? Ce ne vorrebbe uno che ha voglia di rilanciarsi e che possa accettare questa composizione della Rosa, adattandola ai suoi credo calcistici che però dovrebbero forzosamente fare a meno delle fantasie artistiche dei nuovi vati di Coverciano. Ho qualche dubbio. E dubbi non hanno avuto gli Innamorati della Curva Ovest a lasciare, per la maggior parte, la posizione ancor prima delle fine della partita di ieri, segnale di rilievo. È davvero inaccettabile l’idea che ci sono tanti allenatori disoccupati in giro e qualcuno che viene a Vercelli si trova, intanto ed in ogni caso sarebbe sempre meglio dell’attuale. Niente di più sbagliato. Pensate che ho ancora la speranza che si possa vincere il prossimo turno a Sesto San Giovanni, gli Innamorati vedono infatti una realtà tutta loro. Il mio amico Max mi ha mandato la classifica aggiornata delle ultime dieci partite, dalla dodicesima fino in fondo, quella è una realtà che non va interpretata ma semplicemente guardata. E guardatela nella foto di copertina. Così, perché stiamo arrivando in Quaresima e dobbiamo rimanere umili e contriti. E sperando pure di essere smentiti con una bella vittoria nel prossimo turno domenica prossima contro la vera rivelazione del torneo, prima in classifica, la Pro Sesto di mister Andreoletti che ieri ha vinto a Novara per una rete a zero.
Paolo d’Abramo