In 11 rinviati a giudizio per il caso firme false
Il 17 novembre sarà il “giorno della verità” per la vicenda delle firme false (o presunte tali) autenticate da consiglieri ed amministratori locali in occasione delle ultime consultazioni provinciali. Nella giornata di mercoledì il pubblico ministero del Tribunale di Vercelli ha concluso le indagini avanzando le sue richieste di rinvio a giudizio. E i nomi sono, come si suol dire, “eccellenti”: spicca quello del sindaco di Vercelli Maura Forte insieme ad altri 10, vale a dire Camillo Bordonaro, Antonio Prencipe, Massimo Simion, Guglielmo La Mantia, Armando Apice, Emanuele Pozzolo, Giorgio Corradini, Barbara Gardano, Filippo Ristagno e Massimo Materi
Per altri 14 indagati il pm Pretti ha chiesto il non luogo a procedere: Giovani Cagliati, Daniele Pane, Marco Pasteris, Ercole Fossale, Giovanni Corgnati, Piero Giuseppe Santià, Gino Corradini, Valentino Guglielmino, Pier Giorgio Comella, Salvatore Alaimo, Maria Rachele Averone, Francesco Corradino, Marco Ferraris e Alessandro Demichelis. Infine va ricordato che altri tre indagati avevano già optato per riti alternativi: Giuseppe Rotondo e Gaetano Angeloni avevano chiesto il rito abbreviato, mentre Fulvio Berrone il patteggiamento.
Per tutti la sentenza del Giudice per l’udienza preliminare è attesa per il 17 novembre.