La Polfer di Vercelli arresta pluripregiudicato per furto aggravato
La fretta è sicuramente una delle insidie principali per chiunque si muova in una stazione ferroviaria; non è un caso che adottare facili scorciatoie come l’attraversamento dei binari rappresenti un atto imprudente, attualmente individuato, a livello nazionale, quale una delle cause principali di investimenti mortali in ambito ferroviario.
Il Servizio Polizia Ferroviaria, particolarmente attento a tale problematica, lo scorso 3 maggio ha dedicato una giornata di controlli straordinari su scala nazionale per il contrasto del fenomeno.
Anche il Compartimento di Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta, con tutte le dipendenti articolazioni presenti sul territorio delle due regioni, ha effettuato servizi mirati nelle stazioni laddove si registrano maggiori criticità riferite a tali comportamenti e nella provincia di Vercelli positivi sono stati i risultati in termini di prevenzione, non essendosi verificati episodi di indebiti attraversamenti.
L’intervento della Polfer di Vercelli è stato invece necessario sul treno Frecciabianca proveniente da Trieste e diretto a Torino Porta Nuova, in transito nella stazione nel primo pomeriggio di martedì, dove gli agenti hanno tratto in arresto il responsabile di un furto aggravato commesso ai danni di un italiano residente nel Friuli Venezia Giulia seduto a bordo treno.
L’autore, un sessantenne bosniaco domiciliato in Lombardia, si è avvicinato alla vittima e, con la scusa di chiedere informazioni sul percorso del treno, gli ha sfilato il portafogli dalla tasca interna della giacca che era appesa accanto al posto dove era seduta. Qualcosa però deve aver fatto insospettire il viaggiatore che ha subito controllato la sua giacca e, non trovando quanto di sua proprietà, ha percorso il treno in cerca dell’uomo che gli aveva chiesto informazioni, l’unico col quale aveva avuto contatti per tutto il tragitto.
Allertata la Polfer di Vercelli dal Capotreno, il responsabile del furto è stato subito rintracciato a bordo treno con la refurtiva addosso: un portafogli contenente documenti e la somma di 450 euro in contanti.
Tratto in arresto, a seguito degli accertamenti l’uomo è risultato avere numerosi precedenti per reati contro il patrimonio e specializzato in furti a bordo treno, oltre ad essere presente illegalmente sul territorio italiano, in violazione di un ordine di allontanamento emesso dal Questore di Brescia nel giugno 2015.
Associato alla Casa Circondariale di Vercelli, a seguito di convalida dell’arresto avvenuta il successivo 4 maggio, per lui è stata accolta la richiesta del P.M. della custodia in carcere.
La Questura di Vercelli ha, inoltre, iniziato le pratiche per provvedere all’espulsione del soggetto dal territorio nazionale al momento della futura scarcerazione.