GianLuca Atzori nuovo tecnico della Pro

La presentazione lunedì pomeriggio alle ore 18.00 in Sala Stampa al Robbiano Piola

GianLuca Atzori sarà il nuovo allenatore della Pro, c’è l’ufficialità. La sconfitta interna con lo Spezia per due reti a zero è costata la panchina a GianLuca Grassadonia, sollevato dall’incarico poco dopo la gara. Un punto in cinque incontri e due partite al termine del Girone d’Andata, 18 punti in classifica e il penultimo posto in coabitazione con la Ternana, prossima avversaria giovedì 21 dicembre in serale al Liberati, lo stadio della città umbra. Le responsabilità di questa triste e attuale situazione vanno ampiamente condivise, non sono mai di una sola persona, neppure di un allenatore che però, in genere, è quello che paga, anzi viene pagato fino al termine del contratto a meno di rescissioni, anche non immediate. Mentre per la sostituzione di Grassadonia il nome più probabile, anzi certo se andrete in fondo al pezzo scoprirete il perché, è quello di GianLuca Atzori,

https://www.transfermarkt.it/gianluca-atzori/profil/trainer/7518

non esiste mentre scrivo questo pezzo, l’una della notte tra sabato e domenica, nessuna ufficialità sul suo nome, formalizzazione che arriverà nelle prossime ore. Al prossimo incontro mancano quattro giorni, poco, e nelle due restanti gare per alimentare speranze di salvezza, si dovranno fare almeno 4 punti, girare a 22 e augurarsi di scegliere bene tre o quattro giocatori nel mercato di gennaio, con una spesa che non riesco ad immaginare inferiore al milione di euro contributi compresi, a meno di saper scovare soluzioni vincenti e a buon prezzo, avercene. La parte più recente nel curriculum del probabile prossimo allenatore della Pro non mette di buon umore gli Innamorati che avevano sognato Cosmi – vedremo quel che farà con l’Ascoli – dopo aver gioito e auspicato un campionato in crescita dopo la vittoria nel derby di Novara. Non sono però gli Innamorati, se non in piccola parte contribuendo con il costo del biglietto, a decidere sulle sorti di panchine e giocatori. E neppure l’Umile può mettere in accordo le due frange, quella che imputa a Grassadonia l’assenza di gioco, mordente e varietà di formazioni oltre che di cambi ed impieghi di giocatori in Rosa quasi mai visti e l’altra, più s ettica sul valore adeguato di una compagine senza più alcuni pezzi pregiati della passata Stagione, sostituiti – a loro avviso – con calciatori non del tutto pronti al campionato Cadetto. Tutto vero. Con Grassadonia abbiamo visto a sprazzi un gioco che è stato piacevole da vivere, senza continuità e senza troppa foga. Questa Rosa, assemblata con ridotti mezzi economici- rispetto alle avversarie – ha fatto fino ad ora quel era nelle sue corde e tra queste manca la corda dell’agonismo, del furore agonistico, occhi iniettati di sangue e faccia feroce. Peccato. Non si poteva chiedere di più, sono tutti bravi ragazzi che come le brave ragazze vengono talora surclassate da quelle più intraprendenti. Serve quindi un allenatore con la faccia feroce ed il piglio del condottiero. Finisco e Vi confermo, mentre scrivevo mi sono assopito e mi è apparso in sogno Mario Ardissone, mi ha confermato il nome, con certezza, il nuovo allenatore della Pro sarà, anzi è GianLuca Atzori, chiamato al riscatto, suo personale, e – soprattutto – della nostra Pro. Si cambierà modulo di gioco ma occorrerà attendere l’esito delle due gare mancanti al termine dell’Andata per capire in che posizione concluderemo e quanta voglia avranno di venire a Vercelli e per quali cifre i calciatori prescelti e utili a contribuire alla salvezza della Pro, forza Pro ! Il leone ferito si deve rialzare, Forza Pro quale termine di un proclama di guerra sportiva calcistica da vincere per sopravvivere, come scrivere viva l’Italia prima di affrontare 23 – o 25 con play out – battaglie agonistiche decisive per la salvezza, in questo caso riferita alla sopravvivenza in serie B. Sotto la firma un’intervista ad Atzori al momento della presentazione quale allenatore della Pistoiese. La presentazione di Atzori è prevista per le ore 18.00 di lunedì nella Sala Stampa del Robbiano Piola.

Paolo d’Abramo