Barbero: «La Resistenza salvò l’Italia agli occhi del mondo»
Tanta gente alla celebrazione del 25 aprile a Vercelli. L'orazione ufficiale tenuta dal docente universitario e noto divulgatore storico
«La Resistenza è stata una guerra. Una guerra civile, anche. Combattuta da giovani di tutte le estrazioni sociali. Senza il sacrificio dei quali, però, l’Italia avrebbe potuto presentarsi al resto del mondo solo come un nemico sconfitto, complice del regime. Il loro apporto fu tutt’altro che insignificante».
Questo il concetto principale espresso da Alessandro Barbero, docente dell’Università del Piemonte Orientale e volto noto della televisione come divulgatore, cui quest’anno è stata affidata l’orazione ufficiale della cerimonia del 25 Aprile di Vercelli, culminata con i discorsi e i saluti al Parco Camana davanti ad una platea particolarmente folta.
Tra i presenti, molto applauditi, Olga de Bianchi, 93 anni, staffetta e storica figura della Resistenza vercellese, Renato Giara e l’ex presidente dell’Anpi Luigino Malinverni, tra gli ultimi partigiani vercellesi ancora in vita.
Sia Barbero, sia il Prefetto di Vercelli, Michele Tortora, hanno voluto ricordare l’importanza della partecipazione alla resistenza di moltissimi militari del Regio Esercito che, dopo l’8 settembre scelsero di opporsi ai nazifasciti.
(Sul numero del Corriere eusebiano in edicola il 3 maggio ampio servizio sull’evento)