Catricalà (M5S) e Stecco (Lega) hanno incontrato il questore Sergio Molino

Al centro del colloquio i temi legati alla sicurezza: dall’occupazione abusiva di alloggi alle violenze sui bus pubblici

L'ingresso della Questura di Vercelli

Il capogruppo del M5S, Michelangelo Catricala’  e della Lega, Alessandro Stecco in consiglio comunale a Vercelli hanno chiesto e ottenuto un incontro conoscitivo con il Questore Dott. Sergio Molino, da poco insediatosi in via S. Cristoforo.

I due capigruppo hanno dato il benvenuto al Questore ed hanno discusso dei temi importanti come le occupazioni abusive degli alloggi popolari, la sicurezza sugli Autobus cittadini, videosorveglianza in città, criticità dei diversi quartieri vercellesi ed altro ancora

Catricalà ha dichiarato al termine: «Ho voluto evidenziare la problematica delle ultime violenze subite sui pullman di trasporto pubblico, visto che durante il mio mandato ho fortemente voluto con il gruppo di attivisti del Movimento, l’utilizzo dei Vigili urbani al fianco dei Verificatori. Purtroppo da tempo questo servizio, che aveva dato i suoi frutti, non vi è più; spero venga ripristinato al più presto. Sono rimasto molto colpito dalle violenze subite, come si evince dai giornali locali, da parte di alcuni dipendenti Atap. Non si può andare a lavorare con la paura di essere aggrediti, è inaccettabile per i cittadini e per i dipendenti che sono esasperati».

Stecco aggiunge: «Ho incontrato con piacere il nuovo Questore con il quale ho dialogato spaziando sui vari problemi della sicurezza cittadina. Ho evidenziato le tematiche su cui con la Lega abbiamo lavorato in questi anni: dalle sacche di degrado in alcuni quartieri, non ultima l’area 24, al tasso preoccupante di occupazioni abusive delle case popolari che invece di andare a persone che le richiedono, vengono occupate con la forza e prepotenza, cosa che crea poi degrado e inciviltà di cui paghiamo tutti le conseguenze; continuerò  a sensibilizzare l’amministrazione cittadina ad agire nei confronti di chi non segue le regole».