Confindustria sostiene il progetto “pallet”, ma SiAmo ribadisce il suo “no” all’impianto

Un classico bancale (pallet) in legno

Sul discusso progetto di realizzazione di un impianto di recupero del legno finalizzato alla produzione di pallet in via Libano, a Vercelli proposto da Asm e inserito nel piano industriale di Iren, interviene il presidente di Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv), Gianni Filippa: «Non è compito di Cnvv – spiega – entrare nel merito del dibattito politico sulla realizzazione o meno dello stabilimento, ma ritengo doveroso fare alcune considerazioni di carattere industriale. Per quanto a mia conoscenza, infatti, questo impianto non solo risponde a tutti i requisiti di sicurezza ma è perfettamente in linea con le indicazioni dell’Unione europea per uno sviluppo innovativo e sostenibile: utilizza tecnologie “4.0”, il massimo oggi possibile in termini di automazione, risponde ai principi della sostenibilità ambientale, in quanto la produzione di pallet risparmierà il taglio di circa 115.000 alberi, e dell’economia circolare, in quanto consentirà il recupero di legno, mobili e altri scarti che altrimenti finirebbero nelle discariche o, peggio ancora, abbandonati. Abbiamo la possibilità – aggiunge Filippa – di vedere realizzato sul nostro territorio uno stabilimento che costituirà un esempio a livello nazionale, dimostrando che a Vercelli, invece di stare soltanto a parlare di economia circolare, si costruisce un impianto che funziona. Un ulteriore vantaggio è che l’investimento non viene realizzato da un fondo o da sconosciuti che operano a fini speculativi, ma da una società a partecipazione pubblica che è garanzia di serietà e affidabilità e i cui utili rimarranno per buona parte sul territorio. Si deve, infine, considerare anche il positivo impatto occupazionale del nuovo stabilimento: essendo moderno e molto automatizzato la sua costruzione, gestione e manutenzione richiederanno una manodopera qualificata, con ricadute positive anche sull’indotto». 

Alla posizione di Confindustria replica il gruppo SiAmo Vercelli, il più attivo nel contrastare il progetto di Asm: «Apprendiamo con stupore dagli organi di stampa – si legge in un comunicato – che il presidente degli industriali provinciali, non ritenga serie le argomentazioni che liberi cittadini, Sindaci e rappresentanti delle istituzioni pubbliche stanno presentando per esprimere la propria contrarietà alla realizzazione dell’impianto di pallet da parte di Asm. Grazie alla spinta del Comitato per il “No” e all’attento e scrupoloso lavoro degli enti pubblici che partecipano alla Conferenza di servizi sono state evidenziate criticità più che fondate, alcune delle quali hanno portato a revisioni del progetto iniziale, mentre altre sono ancora irrisolte e oggetto di forti preoccupazioni.   Per questo motivo la polemica non è sterile, ma si fonda proprio sul fatto che Asm è una società pubblica partecipata dal Comune di Vercelli. Riteniamo che Asm debba investire nel miglioramento dei servizi ai cittadini vercellesi, dalla raccolta rifiuti al teleriscaldamento e a tutti gli altri servizi che migliorano la qualità della vita e del territorio, nel solco di quei progetti che erano stati promessi nel piano industriale del 2015 che, come ammesso da Asm, sono stati completamente disattesi. Comprendiamo che non abbia potuto seguire il dibattito da vicino, ma la logica che qualsiasi investimento di un’azienda a maggioranza pubblica debba essere accettato senza discussione non fa parte del nostro concetto di democrazia».