Decolla il ciclo di conferenze 2020 del Meic, ancora sulle orme di papa Francesco

Questo sabato 1 febbraio, alle ore 15.30 in seminario, Massimo Cacciari e mons. Carlo Redaelli

Nella foto i relatori del primo appuntamento di questo sabato 1 febbraio, a sin. il filosofo Massimo Cacciari e a des. mons. Carlo Roberto Maria Redaelli, e la locandina del ciclo di conferenze 2020 del Meic

Decolla questo sabato 1 febbraio, alle ore 15.30 nel salone S. Eusebio del seminario il ciclo di conferenze 2020 organizzato dal Meic di Vercelli e intitolato “La pace come cammino di speranza. Nuovi percorsi di fratellanza sulle orme di papa Francesco”. «È dedicato a padre Enrico Masseroni, maestro e pastore della Chiesa di Eusebio, che ci ha sempre sostenuti e incoraggiati», sottolinea il presidente Mino Vittone.

“Il senso dell’accogliere” sarà il tema su cui interverranno il filosofo Massimo Cacciari, già apprezzato ospite del Meic a Vercelli, e mons. Carlo Redaelli, arcivescovo di Gorizia, presidente di Caritas italiana.

«L’obiettivo di questo ciclo – spiega Vittone – è quello di spalancarci a nuove, forse fin qui impensate, dimensioni di umanità e di pace, cercando insieme, uniti dalle ragioni della speranza cristiana, la dolcezza e il rispetto (1Pt 3,15), indispensabili per affrontare sapientemente la pressante complessità esistenziale di oggi, evitandoci di rimanere intrappolati nel labirinto dell’individualismo relativista e autoreferenziale».

Dal 15 febbraio in poi gli appuntamenti si terranno in Aula magna, sempre con inizio alle ore 15.30. In quella data si rifletterà su come “Costruire la pace tra i conflitti del mondo”, con mons. Pierbattista Pizzaballa, Arcivescovo e amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme, già custode di Terra Santa, e Norberto Julini di “Pax Christi Italia”.