Forzano il posto di blocco e abbattono una recinzione: arrestati due nomadi

I due accusati di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, possesso di oggetti da scasso e uso di targhe false. Un terzo complice si è dato alla fuga

L'auto dei malviventi contro la recinzione

Il 16 gennaio, in Arborio, i militari della locale Stazione Carabinieri arrestavano G.G. 39enne residente in Biella, gravato da pregiudizi penali per reati contro il patrimonio, finanziari ed in materia ambientale e J.V. 21enne residente in Vercelli, entrambi nomadi, perché responsabili, in concorso tra loro e con un altro complice da identificare, di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, possesso di chiavi alterate e/o grimaldelli, porto di oggetti atti ad offendere ed uso di targhe false, alterate o contraffatte. Alle ore 15:45 circa, in Greggio, lungo la S.P. 594, durante un servizio perlustrativo finalizzato alla prevenzione e repressione dei c.d. “reati predatori”, i militari operanti, a bordo della Fiat Grande punto in dotazione alla Stazione di Arborio, notavano sopraggiungere dall’opposto senso di marcia una Seat Leon, da tempo segnalata in quanto munita di targa contraffatta ed utilizzata per la commissione di delitti contro il patrimonio. Al fine di bloccare il veicolo sospetto, i militari collocavano l’auto di servizio con i lampeggianti accesi al centro della carreggiata ed il capo equipaggio intimava al conducente della Seat Leon di arrestare la marcia con la paletta segnaletica. Nel tentativo di eludere il controllo e darsi alla fuga, il conducente della Seat Leon effettuava repentinamente un’inversione di marcia, perdendo il controllo del veicolo che urtava frontalmente contro la parte anteriore dell’autovettura militare, collidendo successivamente contro la recinzione della ditta “Gambero lampadari”. Dalla Seat Leon uscivano tre uomini che immediatamente si davano alla fuga per i campi circostanti. Ciò nonostante, i militari, che non avevano riportato alcuna lesione, dopo un breve inseguimento a piedi riuscivano a bloccare ed arrestare i due passeggeri trasportati dalla Seat Leon, mentre il conducente riusciva a dileguarsi. La perquisizione personale e veicolare permetteva di rinvenire due radiotrasmittenti accese e funzionanti sintonizzate sulle frequenze dei Carabinieri di Biella e Vercelli, tre ricetrasmittenti utilizzate dai malviventi per colloquiare tra loro, un seghetto alternativo frontale, un flessibile, una bomboletta di spray al peperoncino, una fionda e numerosi guanti, arnesi e strumenti utilizzati per le attività predatorie perpetrate dai nomadi in danno di abitazioni ed altri obiettivi delle province di Biella e Vercelli.

Gli immediati approfondimenti investigativi consentivano di appurare che la targa posticcia apposta alla Seat Leon era palesemente contraffatta e risultava essere un “clone” della targa di una Volvo V50 di proprietà di un ignaro biellese. L’autovettura militare e la Seat Leon riportavano ingenti danni. Il materiale rinvenuto veniva repertato e sequestrato. Infine, espletate le formalità di rito, G.G. veniva associato alla Casa Circondariale di Vercelli, mentre J.V. veniva accompagnato presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, in attesa dell’udienza con rito direttissimo.