La Prefettura di Vercelli: «Oltre 145mila al voto. Stampato quasi mezzo milione di schede»

Tortora: «Un grande lavoro svolto dal personale di questa Prefettura per garantire lo svolgimento regolare delle consultazioni»

Da sinistra Savastano, Tortora e Ubaldi

Chiusa la campagna elettorale con i comizi, le risottate e i concerti del venerdì sera, la parola passa agli elettori. Ma quanti saranno e come sono distribuiti nella nostra provincia? A rispondere a queste domande ci ha pensato il prefetto di Vercelli, Michele Tortora che, assieme al suo vice “vicario” Mariano Savastano e al responsabile dell’ufficio elettorale Attilio Ubaldi, ha tenuto, venerdì mattina, una conferenza stampa davvero interessante densa di numeri, riferimenti e dati anche curiosi.

In apertura Tortora ha voluto ringraziare «tutto il personale della Prefettura che in queste settimane ha lavorato alacremente, anche se in maniera discreta, per garantire il corretto svolgimento di tutte le operazioni preordinate a un regolare svolgimento del voto di domenica. Un voto particolarmente complesso nel nostro territorio visto che si sovrappongono tre tipologie di consultazione: Europee, Regionali e Comunali in 40 centri della provincia».

Gli elettori che complessivamente verranno chiamati alle une per il rinnovo consiglio regionale (la consultazione più “allargata”) nel Vercellese saranno 145.149, per le Europee 142.431 e per le Comunali 75.511. Saranno attivate 217 sezioni elettorali per le prime due competizioni e 108 per il rinnovo dei sindaci. Saranno quindi occupati 130 plessi (per lo più scolastici) e mobilitati oltre 300 agenti delle forze dell’ordine.

Imponente anche la mole di materiale distribuito nei seggi: 444.799 schede elettorali, 2.700 manifesti, migliaia di matite copiative e l’elenco potrebbe continuare…

I Comuni chiamati al rinnovo del sindaco e del consiglio in provincia sono 40, in 18 di essi è stata presentata una sola lista, il più piccolo è Cervatto il più grande Vercelli che è anche l’unico in cui è previsto il ballottaggio nel caso in cui nessuno dei candidati sindaco superi la soglia del 50% delle preferenze.