Presentato il programma della Festa dei popoli 2019

Quest’anno un’attenzione particolare all’ambiente. Si inizierà sabato 28 settembre con la "Giornata del migrante e del rifugiato"

La diocesi eusebiana si prepara a celebrare quest’anno l’undicesima edizione della “Festa fei popoli”, in programma sabato 12 ottobre, dalle 15 in piazza Cavour, cuore della città. Ma fin dal 28 settembre si succederanno, uno dopo l’altro, numerosi eventi per accompagnare i vercellesi all’appuntamento conclusivo. Ideata dalla Diocesi eusebiana, la manifestazione è organizzata in collaborazione con il Centro territoriale per il volontariato e l’Amministrazione comunale.

La sinergia tra gli organismi ecclesiali e il coinvolgimento di numerose realtà istituzionali tornano a dar vita ad un evento ricca di appuntamenti e di messaggi. Il dialogo tra le culture, l’incontro con persone provenienti da diverse parti del mondo, lo scambio linguistico e amicale si intrecciano quest’anno con l’attenzione all’ambiente. L’attualità del tema è evidente.

Ad aprire il calendario 2019 della Festa dei popoli sarà la celebrazione della 105esima Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, sabato 28 settembre, con due appuntamenti: alle 18.30, in cattedrale, la messa presieduta dall’Arcivescovo; alle 20,30, in seminario, la tavola rotonda “Non si tratta solo di migranti”, a cura dell’Ufficio Migrantes diretto dal diacono Paolo Solidani; l’attenzione si focalizzerà sull’esperienza dei corridoi umanitari in Piemonte e l’incontro aprirà ufficialmente il calendario degli eventi legati alla Festa dei popoli. In aula magna saranno presenti Sergio Durando, direttore dell’Ufficio Migrantes di Torino, Solidani, Paolo Lizzi della comunità di sant’Egidio, Pier Luigi Ranghino della Chiesa evangelica valdo-metodista di Vercelli, protagonisti sul territorio di importanti esperienze di accoglienza e integrazione. Al termine della serata seguirà un piccolo rinfresco.

Martedì 1 ottobre, alle 17 sempre in seminario, si proseguirà con l’incontro degli studenti universitari stranieri o comunque impegnati in percorsi di internazionalizzazione, che racconteranno le loro esperienze con un’attenzione particolare alla tutela ambientale. Al termine, intorno alle 19, il primo aperipopolo al Cas di via Monte Bianco.