Ruba in chiesa durante la messa: inseguito e bloccato dalla Polizia

Si tratta di un 60enne italiano che percepisce il reddito di cittadinanza

Lo scorso sabato sera, 30 novembre, durante un servizio predisposto dalla Questura di Vercelli per la prevenzione e repressione dei reati predatori nei confronti degli anziani, gli agenti della Squadra Mobile hanno notato un uomo, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, che stava parcheggiando la sua auto nei pressi di una chiesa di Casale Monferrato (Alessandria) per dirigersi all’interno della stessa.

Uno degli agenti ha così deciso di seguire il soggetto dentro la chiesa, mentre il collega è rimasto nelle vicinanze per osservare l’auto dell’uomo al cui interno era rimasta una donna.

Trascorsi pochi minuti, dopo essersi avvicinato alle spalle di una donna intenta a seguire la messa, il soggetto con una mossa furtiva ha infilato la mano dentro la borsa rubando il portafoglio per poi darsi a precipitosa fuga.

Seppur rincorso dall’agente della Squadra Mobile che lo aveva seguito, il pregiudicato è riuscito a salire a bordo della propria autovettura e, nonostante gli avvisi di fermarsi, ha pure ingranato la retromarcia, colpendo uno degli agenti, mentre l’altro cercava di aprire la portiera lato guida per far bloccarlo. Nonostante la folle manovra dell’uomo, gli agenti, con non poca difficoltà, sono riusciti a farlo scendere dall’auto e a metterlo in sicurezza.

Nell’immediata perquisizione personale, nascosto all’interno della camicia, è stato trovato il portafoglio rubato precedentemente in chiesa (poco dopo restituito alla legittima proprietaria), oltre a vari arnesi atti allo scasso delle cassette delle offerte. Accompagnato in Questura, il 60enne italiano che percepisce il reddito di cittadinanza e “dedito” a vivere di… reati, è stato veniva arrestato per rapina impropria e resistenza a pubblico ufficiale. Su disposizione del sostituto procuratore è stato portato alla locale casa circondriale in attesa dell’udienza di convalida.

Ieri, giovedì 5 dicembre, il giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Vercelli ha convalidato l’arresto sottoponendo l’uomo alla misura cautelare degli arresti domiciliari.