Pro 2 vs Trento 0, Leoni solidi e concreti
Pro vs Trento, Arbitro Antonio Di Reda della Sezione di Molfetta, assistenti Leonardo Tesi di Lucca e Ionut Eusebiu Nechita di Lecco. Quarto Uomo Marco Menozzi di Treviso.
Un minuto di silenzio prima dell’avvio per commemorare la scomparsa di Flavio Malfatti, segretario del settore giovanile della Pro. Il Trento è formazione insidiosa con un allenatore esperto, Bruno Tedino, ed una Rosa di nomi eccellenti. Il Trento è al momento la delusione del girone A della Lega Pro. Prime fasi di gara combattute ma senza ossessione, il Trento prova ad offendere, i Leoni – oggi in tenuta totale bianca – controllano. Con qualche imprecisione. Non succede nulla, proprio nulla, sul campo, impossibile scrivere di qualche azione in una partita bloccata. Ammonito Brevi per fallo su Santoro al 35’. Al 38’ Attys approfitta di un errore a centrocampo di Haoudi, s’invola e tira un rasoterra ad incrociare che si spenge a lato di pochi centimetri. Il Trento è ben messo in campo, proviene da due sconfitte, è alla disperata ricerca di punti ma sul campo gioca senza disperazione, con tigna e tenacia. Due minuti di recupero nella prima frazione e si chiude sullo 0 a 0.
Ripresa. Al 47’ la partita si sblocca, corner dalla destra offensiva, la palla respinta arriva a Rodio che da fuori area fa partire una bordata clamorosa, in gol alla destra di Russo. E la gara s’infiamma. Ammonito Frosinone per fallo su Maggio. Al 52’ la Pro fa il secondo, punizione dalla sinistra di Haoudi, Maggio sbuca in mezzo all’area e di testa incrocia, due a zero. Ammonito Trainotti per gioco falloso. Tedino toglie Brevi e mette Terrani. Ammonito Santoro, salterà la prossima. Fuori Anastasia e dentro Rada, fuori Trainotti e dentro Vaglica, al 72’. S’infortuna Rodio ed entra Seck al 74’. Al 78’ fuori Sangalli e dentro Pasquato. Ammonito Sarzi Puttini per gioco falloso, ora il Trento tenta disperatamente la rimonta. A tre minuti dalla fine Dossena toglie Comi e Mustacchio e mette dentro Petrella e Nepi. Cinque minuti di recupero. Fuori Maggio e Haoudi, dentro Gherardo e Rutigliano. Finisce due a zero e la Pro vola.
Paolo d’Abramo