Un 26enne di Stroppiana teneva in casa 150 cartucce da caccia mai denunciate
Il ragazzo è stato deferito per detenzione abusiva di munizionamento
I Carabinieri della stazione di Stroppiana, per verificare la corretta detenzione di armi e munizioni, nel pomeriggio di ieri, mercoledì 27 novembre, hanno controllato l’abitazione di un operaio 26enne, celibe.
Nel corso dell’operazione i militari hanno accertato che il ragazzo deteneva ben 150 cartucce da caccia, a palla unica (non a pallini), mai denunciate che venivano poste sotto sequestro, unitamente alle armi detenute legalmente. Il 26enne è stato deferito per detenzione abusiva di munizionamento alla Procura della Repubblica di Vercelli e segnalato alla Questura per la revoca della detenzione delle armi.
Tra i molteplici compiti delle stazioni Carabinieri, infatti, rientra anche quello del controllo dei possessori di armi. Tutte le persone che detengono a vario titolo armi o munizioni devono averne titolo e denunciarli alle Forze dell’ordine (Polizia nei centri cittadini e stazioni Carabinieri per i paesi in periferia). L’errore che spesso fanno i detentori di armi è pensare che basti denunciare solo le armi detenute e non anche il munizionamento che, invece, alla stessa stregua, va anch’esso denunciato.
Chi possiede delle armi deve ricordare che, in base all’articolo 26 della legge numero 110 del 18 aprile 1975, è soggetto all’obbligo della denuncia, stabilito dall’articolo 38 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza 18 giugno 1931, n. 773, se detiene munizioni per armi comuni da sparo eccedenti la dotazione di 1.000 cartucce a pallini per fucili da caccia.