Sala gremita in seminario per il convegno sul “Sistema Duale”
E’ partito venerdì mattina da Vercelli un “tour” nazionale che vedrà diverse istituzioni impegnate per far conoscere le opportunità offerte da “Sistema Duale”, la sperimentazione di un nuovo approccio educativo partita in circa 300 centri di formazione professionale, 31 dei quali in Piemonte. Il Sistema Duale si prefigge di accorciare la distanza tra scuola e mondo del lavoro proponendo un modello che prevede un apporto educativo svolto in parte in aula e in parte in azienda anche attraverso l’attivazione di contratti di apprendistato. L’evento informativo vercellese si è tenuto in una sala S. Eusebio del seminario davvero gremita e che, soprattutto, ha visto la presenza dei vari soggetti interessati alla sperimentazione: scuole, enti di formazione, istituzioni e imprenditori. L’incontro è stato aperto dai saluti del presidente della Camera di commercio Vercelli-Biella Alessandro Ciccioni, del sindaco di Vercelli Maura Forte e del vicario della diocesi eusebiana mons. Mario Allolio. Successivamente il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Fabrizio Manca, ha sottolineato l’importanza dell’accelerazione data, negli ultimi anni, a tutta la materia dell’alternanza scuola-lavoro «di cui il Duale è l’espressione più “spinta” e interessante».
E’ toccato poi al sottosegretario al lavoro Luigi Bobba entrare nel dettaglio della materia: «Il Sistema Duale si iscrive in due grandi filoni normativi: il decreto sulla Buona Scuola e soprattutto il Jobs Act. La sperimentazione appena partita consentirà a 60mila studenti italiani di mettersi in gioco in un percorso che, per come è strutturato, crea i presupposti per un ingresso nel mondo del lavoro attraverso la porta principale vale a dire quella delle competenze maturate in coerenza con le esigenze specifiche del sistema delle imprese».
L’assessore regionale al lavoro e alla formazione professionale, Gianna Pentenero, ha poi illustrato le iniziative intraprese dalla Regione per favorire la riuscita della sperimentazione in un territorio, quello piemontese, che ha già una forte tradizione di presenza della formazione professionale.
Nella seconda parte della mattinata altri contributi tecnici hanno consentito ai presenti di conoscere ancor meglio la “via italiana” al sistema duale.