A Crescentino un evento contro la violenza sulle donne

Nel pomeriggio di domenica 24 novembre al teatro "Cinico Angelini"

Il Comune di Crescentino con il drappo di velluto e le scarpe rosse in occasione della "Giornata mondiale contro la violenza sulle donne"

Il Comune di Crescentino, in occasione della “Giornata mondiale contro la violenza sulle donne”, ha organizzato “Seguendo il filo rosso”, un evento in collaborazione con il Comitato di Crescentino della Croce Rossa Italiana e l’associazione “Rompi il silenzio”. L’appuntamento è per domani, domenica 24 novembre, al teatro comunale “Cinico Angelini”.

Si inizierà alle ore 15.30 con l’apertura della mostra fotografica di Andrea Boccardo, a seguire la presentazione delle attività dello sportello di ascolto, delle collaborazioni con gli Istituti scolastici e della designazione delle Ambasciatrici del rispetto. Sul palco di via Manzoni si alterneranno Paola Bosso, con letture di brani di Dacia Maraini, testimonianze di Nicole Greco e Touria Bouksibi, interventi degli psicologi Chiara Brandimarte e Fedrik Bordino. La pittrice Maria Giulia Alemanno, invece, presenterà la “panchina 2019”, mentre l’intrattenimento musicale sarà affidato a Walter Guabello e Zaccaria Roj.

Intanto, già da alcuni giorni, dal balcone del Palazzo Municipale sventola un grande drappo di velluto con alcune scarpe rosse appese, che si trovano anche lungo le scale di ingresso al Comune, ovvero l’immagine simbolo scelta in tutta Italia per la “Giornata contro la violenza sulle donne”.

«Sono molto contenta di aver dato vita a questa iniziativa – ha commentato il consigliere delegato Cristina Ponzin, che ha curato l’allestimento insieme alla consigliera Samantha Tarallo e a Marina Cabrini dell’associazione “Mani generose” – aderendo così alla ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1999 in ricordo del brutale assassinio nel 1960 delle tre sorelle Mirabal, considerate esempio di donne rivoluzionarie per l’impegno con cui tentarono di contrastare il regime che tenne la Repubblica Dominicana nell’arretratezza e nel caos per oltre trent’anni. I dati che emergono sono molto preoccupanti. Dal 2000 ad oggi le donne uccise in Italia sono state 3.230, di cui 2.355 in ambito famigliare e 1.564 per mano del proprio partner. Non bisogna mai abbassare la guardia e denunciare sempre ogni forma di maltrattamento. Ben vengano, quindi, momenti di sensibilizzazione come questo».