La migliore offerta, la Pro come un cantiere d’Arte
La migliore offerta. La Pro continua ad essere un cantiere aperto, lavori in corso per altre due settimane abbondanti. Si rischia di perdere il conto dei luoghi della fabrica nel senso di officina ove le opere fervono con maggiore intensità, difesa centrocampo attacco. Umili operai nella vigna laica e bianca si muovono come formichine operose, api, termiti, insetti sociali. Siamo fiduciosi, recentemente sono usciti Nobile in prestito al Carpi e Max Gatto svincolato, sono entrati il difensore Pasquale Tedone, classe 1999
https://www.transfermarkt.it/pasquale-tedone/profil/spieler/392839
e Giacomo Cecconi, attaccante del 1995
https://www.transfermarkt.it/giacomo-cecconi/profil/spieler/248400
La regola dell’uno dentro ed uno fuori viene rigorosamente rispettata. Va bene così, in attesa che incominci il campionato, contro la Pianese a fine settimana. Non si può essere tristi, arrabbiati o felici. Si può essere Innamorati e consapevoli che questo era quanto previsto, una Stagione di austerità, lanciando giovani speranze educate da chiocce sapienti e sagge. Null’altro. In attesa de la migliore offerta. E va bene così, si può accettare, si può non accettare, osservare. Gli abbonamenti parrebbero passati dai 200 di una settimana fa a 600, come in una Stagione di teatro o una rassegna cinematografica, puoi decidere di acquistare tutto il pacchetto o dedicarti a qualche singolo evento. Restano in uscita Crescenzi e forse Simone Rosso, Schiavon. Per Dentello Azzi, dichiarato inizialmente incedibile, dovrebbe proprio arrivare un’offerta importante, a meno che si decida di tenere uno dei tre sopraindicati per far posto a lui in Rosa bianca. Si sta allenando da tempo con il resto della Rosa Richard Marcone, portiere già Leone, un buon portiere.
https://www.transfermarkt.it/richard-marcone/profil/spieler/86083
Non è al momento chiaro né certo se esistono le condizioni dell’ingaggio per la Stagione che verrà. Senza conoscere il valore delle avversarie della Pro è impossibile fare previsioni, ci si fa forza sul valore aggiunto di mister Alberto Gilardino e sulle capacità dei singoli di far gruppo e squadra. Non pensate a ipotetiche cessioni societarie, se n’è scritto e parlato in passato, ora pare tutto molto distante. Noi Innamorati siamo proprietari unicamente della nostra Bianca e laica fede, di null’altro, questo ci deve bastare. Alcuni la vivono, questa laica fede, come spettatori partecipi e mai critici di regia ed interpretazione nei ruoli, altri, beh, altri un po’ meno spettatori ed un poco più visceralmente coinvolti nella rappresentazione. In ultimo, a proposito di partecipazione dei protagonisti, l’amico Maurizio mi faceva notare che né la squadra né il mister si sono portati al termine di Ascoli vs Pro a salutare gli eroici – e pochissimi – Innamorati presenti al Del Duca. Riporto la perplessità, non ho visto, non c’ero. in due o in duemila riconoscere l’atto di fede laica è un passaggio necessario, pur in presenza di una rigorosa spartana siberiana educazione al tifo.
Paolo d’Abramo