Nella pancia della balena
Nella pancia della balena. La sconfitta della Pro a Monza, maturata per una sfortunatissima deviazione di Franchino su di una botta che sarebbe finita tra le braccia di Moschin, ha lasciato l’amaro in bocca agli Innamorati di Pro, bocca resa ancor più amara dal colpo di testa di Comi stampatosi sulla traversa, e poteva essere pari. Che il Monza più che una corazzata sia un’atomica vagante nel girone A di serie C, questo si sapeva. I lombardi hanno due Rose intercambiabili e il titolo di predestinati alla promozione diretta. La Pro dal canto suo ha un organico quasi del tutto economico ma abbastanza ben distribuito in vari ruoli, un allenatore – Alberto Gilardino – preparato e di buon senso, ed ha soprattutto l’umiltà necessaria per affrontare il campionato ben sapendo che sarà dura ma potremo farcela, ad ottenere la salvezza e qualcosa in più, cioè un tranquillo luogo nella pancia della graduatoria come per Pinocchio la balena. Vi scrivo già subito che interpretando i miei sogni, a gennaio – quando sarà inverno – nel mercato si farà pochissimo e quel che si farà, eventualmente, potrà essere legato all’ulteriore tentativo di cedere il costosissimo Comi. Da qui a gennaio, naturalmente, ci sarà il continuo tentativo di coinvolgere il maggior numero di esuli del tifo bianco, disillusi, scontenti, ritrosi ed anche un poco offesi. Sarà difficile, lo si percepisce parlando in città ed anche perché le due posizioni – quella societaria e l‘altra dei tifosi inquieti – sono fisse e cristallizzate, non c’è nulla da fare, entrambe le parti non cambieranno opinione. Dal punto di vista tecnico, la prossima partita con il Gozzano, sabato pomeriggio, potrà dire molto sulla forza dei Leoni. Chi, giustamente, sostiene che il centrocampo della Pro è più portato all’interdizione che alla costruzione, vorrà avere conferma di una squadra in grado di creare occasioni, su palla inattiva occasioni da rete e trame. Diversi osservatori, legati all’idea del modulo a due punte, temo dovranno mettersi il cuore in pace, raramente vedremo insieme allo stesso tempo nelle prossime settimane Comi e Cecconi o Ciceri. Non si deve dimenticare che per la Società il successo in questo campionato sarà la salvezza, mentre non sono pochi gli Innamorati che vorrebbero un poco più di ottimismo e di entusiasmo, di coinvolgimento, la Pro che ha quest’anno giocatori generosi, giovani e affamati tutti, può ambire a qualcosa in più. Sembra sia di maggior rilievo a Vercelli l’aspetto psicologico ed empatico, irrilevante ai fini del bilancio economico societario, fondamentale invece per avere la gioia e l ‘emozione di andare al Robbiano Piola, evento per certi versi assolutamente slegato ai risultati, questa è una Veritàa. Diventa complesso scriver di questioni tecniche, più facile d’infortuni e lungodegenti, Sangiorgi, Iezzi, De Marino e Carosso che dovrebbe rientrare a breve. In tutti i reparti di gioco siamo messi abbastanza bene, la squadra ha una sua identità e deve raccogliere al più presto i punti per stare tranquilla. Le partite di serie C sono queste, queste che abbiamo visto, calci sputi colpi di testa gioco sporcato dalla volontà avversaria di contenere e frapporsi più che costruire. Ognuno usa i mezzi leciti che ha a disposizione. Si ripartirà dal Gozzano, senza essere sull’alta velocità, per conservare la presenza nella pancia della balena.
Paolo d’Abramo